Lavorare in Team significa “lavorare al massimo singolarmente per raggiungere il traguardo collettivamente”.
Per riuscire a lavorare meglio producendo ottimi risultati i team devono prima di tutto condividere i principi e gli obiettivi comuni.
I membri di un team devono essere fortemente motivati a fare bene il loro lavoro per raggiungere i risultati che si sono prefissi. Devono altresì condividere tra loro una serie di principi e supportarsi l’uno con l’altro in tutte le circostanze.
In impieghi in cui c’è in gioco non solo il raggiungimento di un obiettivo ma anche la salvaguardia di vite umane, compresa la propria, come avviene nelle attività di soccorso e salvataggio o di pubblica sicurezza, la fiducia nei colleghi deve necessariamente essere assoluta.
Quando ci si deve calare da un ponte, da una parete rocciosa, o altro, il lavoro in team è fondamentale, e si deve poter contare sia sui materiali utilizzati e quindi la loro buona manutenzione, sia su coloro che fissano la cima o la reggono dall’altro capo.
In un intervento di ricerca fluviale, per ogni sommozzatore immerso, vi sono almeno 5 membri del team che fanno assistenza all’esterno dei quali, colui che è sott’acqua, deve fidarsi ciecamente poiché ad essi affida la propria vita.
Un altro esempio per chiarire ancora meglio questo concetto e quello dei palombari che, in immersione, ricevono l’aria dalla superficie attraverso manicotti collegati ad un compressore manovrato da membri del team. Senza quell’aria la morte è certa, e solo chi sta in superficie è in grado di garantire il rifornimento all’operatore.
Come si raggiunge un perfetto affiatamento in un team?
Prima di tutto con la professionalità individuale e poi con l’organizzazione.
Uno dei collanti del lavoro di squadra è comunque la fiducia reciproca senza se e senza ma, che poggia su un unico grande pilastro che è la verità o totale assenza di menzogna tra i vari componenti la squadra.
Bugie e/o mezze verità spesso facilmente verificabili, danno adito al membro del team che le percepisce, di credere che il suo collega o compagno a cui deve affidare la propria vita non è poi così credibile come vuole far sembrare.
Tutto ciò genera una sostanziale diffidenza e disattenzione che conduce inevitabilmente, nella migliore delle ipotesi, alla fuoriuscita dal team di chi si sente tradito o, ancora peggio, al fallimento della squadra.
Ancor più grave se è il team leader a commettere tale mancanza.
E’ necessario fidarsi l’uno dell’altro, ma non solo, bisogna avere piena fiducia nei materiali usati e di ciò che è scritto sulle etichette, bisogna fidarsi dei collaboratori e assistenti, bisogna fidarsi del leader e dell’attendibilità dei suoi ordini. Bisogna altresì accettare e condividere le procedure universali di intervento, poiché nulla va lasciato al caso.
Tutto ciò è possibile se ogni componente la squadra possiede: competenza tecnica; competenza professionale; capacità di comando; capacità di comunicazione; autorevolezza personale e sensibilità interpersonale.
Devono anche essere in grado di gestire lo stress mutando quello negativo in positivo ovvero, eliminando quello che conduce nel peggiore dei casi al panico e quindi alla morte, e potenziando quello che porta all’aumento delle prestazioni, a maggior concentrazione e quindi, a riuscire a fare la cosa giusta nel momento giusto.
Lo stress può essere contagioso e quello che si deve trasmettere all’interno del team non è certo quello negativo.
Tutto il team deve avere ben chiaro quale è l’obiettivo da raggiungere, ci deve credere, si deve necessariamente sentire parte integrante.
Quegli atteggiamenti, azioni, parole e gesti alienanti che impattano negativamente sulla psiche umana e fanno percepire il distacco, l’isolamento, o comunque alimentano la mancanza di fiducia negli altri, sono da evitare se si vuole che il gruppo renda al massimo delle sue possibilità.
Procedure Operative Standard
Il team deve prendere delle decisioni basandosi sul feedback ricevuto durante le operazioni già svolte, deve collocare le persone giuste al posto giusto e lavorare seguendo delle procedure operative standard (P.O.S.), come dice la Dr.ssa Luisa Cavallo dirigente del Cnes della Polizia di Stato di La Spezia, «Le tecniche operative devono essere talmente standardizzate da non lasciare alcuno spazio al dubbio. I sommozzatori devono saper parlare la “stessa lingua..»
Ogni componente la squadra deve conoscere le strategie di comando e cosa non di poco conto, i propri limiti e quelli altrui. Inoltre, deve saper restare calmo, mostrare fermezza e trasmettere sicurezza, possedere stabilità psicologica, deve quindi saper ricoprire al cento per cento il proprio ruolo.
Lo staff deve poter contribuire alla definizione delle procedure guida, ciò fa sentire ogni suo componente fautore delle stesse e pertanto le accetta di buon grado.
Per ottenere degli ottimi risultati ci vogliono ottimi ingredienti e molto tempo o comunque tutto il tempo necessario affinché la squadra possa addestrarsi, provare le POS, perfezionarle, e creare quel collante di cui parlavamo prima che è la fiducia.
Con un esempio culinario possiamo dire che per ottenere un buon piatto bisogna avere buoni ingredienti che si sposino bene tra loro; ottimi limoni e ottimo latte insieme non possono stare.
Quando si inclina o si rompe il rapporto di fiducia, o comunque la credibilità di uno o più membri dello staff, diventa molto difficile curare la ferita che spesso risulta inguaribile.
Il team deve sempre essere orientato all’efficienza, intesa come ottimizzazione del processo, e all’efficacia ovvero ottimizzazione del risultato.