L’Italia è un paese fantastico ma gli italiani non lo sanno ancora. Il rammarico più grande sta nel vedere i giovani non apprezzare le risorse e le bellezze nostrane.
E’ una questione di educazione, un problema sociale e culturale pertanto, riconducibile al mondo degli adulti.
Il giro di oggi inizia dal mare, dalla spiaggia di Porto Recanati e Numana per poi proseguire nell’entroterra tra le province di Ancona e Macerata.
Lasciato il mare alle spalle mi sono diretto verso Castelfidardo sino ad imboccare la SP3 Jesina e l’ho percorsa per un be po’ di chilometri, sino alla località Pradellona. Lungo questo tratto mi sono lasciato a destra Castelfidardo (famosa nel mondo per le aziende dedite alla produzione di fisarmoniche) e Osimo.
Svoltato a sinistra e imboccata la SP 362 ho iniziato l’ascesa verso Filottrano ma non per la strada principale poiché ho deciso di svoltare a destra in direzione Cantalupo (frazione di Filottrano) e scalare una ripida rampa. L’asfalto ora è perfetto, solo un mese fa era quasi impraticabile. Siamo infatti sul percorso della tappa Assisi-Osimo del Giro D’Italia n. 101, che si correrà il 16 maggio 2018.
Giunto a Filottrano ho attraversato tutto il centro storico e ho fatto una piccola tappa in un bar. La gente è gentile e cordiale e molto rispettosa di noi ciclisti, tutto merito di Michele Scarponi che qui vi è nato e vissuto. Lasciato il bellissimo borgo, sono sceso verso il campo sportivo per poi percorrere, in senso contrario, l’ultima asperità della GF Michele Scarponi. Giunto a valle, in località Imbrecciata, mi sono diretto verso Montefano percorrendo un’ennesima rampa panoramica immersa nel verde e nei bellissimi fiori gialli di cui non conosco il nome.
Dal centro di Montefano ho proseguito in direzione Recanati e da qui l’asfalto era più assente di un deputato in Parlamento. Otto km su una bellissima via panoramica ma talmente dissestata che mi è risultato molto complicato alzare gli occhi; troppo pericoloso distrarsi. Giunto a Recanati, la città del poeta Giacomo Leopardi, ho proseguito verso Loreto costeggiando prima il “Colle dell’Infinito”. Tra sali e scendi dalle pendenze anche impegnative, sono giunto al Santuario della Madonna protettrice degli aviatori.
Lasciato il centro storico, una veloce discesa mi ha riportato in località porto Recanati e, raggiunto il mare, sono rientrato in albergo al Brigantino.
Doccia, aperitivo e via a cena presso il ristorante BAHARI direttamente sulla spiaggia. Servizio impeccabile, personale professionale e gentile, piatti ricercati, raffinati, gustosi e ben fatti. Ve lo suggerisco in totale serenità. Bahari in lingua Swahili significa “mare“, nome pienamente azzeccato visto che si è sulla spiaggia.
Il percorso su
