Marco Bozzolan conquista la Randolomitics 2018

FB IMG 1531206235706 Ingironews.it Marco Bozzolan conquista la Randolomitics 2018

Oggi vi  offro il racconto di Marco Bozzolan e della sua Randolomitics 2018. Un ragazzo come tanti un ciclista amatore come pochi. La competizione quest’anno si è svolta nei giorni 7 e 8 luglio e contava ben 435 km da percorrere e un dislivello di 13800 mt. A disposizione dei partecipanti vi erano 42 ore di tempo per concludere l’impresa.  Marco, a causa di un paio di errori, ne ha percorsi ben 462 con un dislivello totale di 14580 mt., cifre da capogiro. Leggendo il tuo racconto è evidente l’emozione che provi in queste ore, la sofferenza che ha lasciato il segno e, soprattutto, la gioia di aver portato a termine il tuo obiettivo. Quello che colgo e che desidero mettere in evidenza e il tuo contatto con Dio attraverso la natura, attraverso il creato, che hai ben potuto osservare, respirare e vivere in queste 29 ore.  In conclusione dici che “c’è qualcosa di soprannaturale che ci ama e ci protegge”, ti devo correggere solo una parola: non direi qualche cosa ma qualcuno, colui che pensi e nomini ben chiaramente. Bravissimo Marco.

Vi lascio al suo racconto…

« SI!!  É stata la mia prima vera Rando (400 km da percorrere). Era il mio obiettivo 2018. Ebbene sì!!

Ieri (7/8 luglio 2018) ho realizzato, contro ogni pronostico, il mio sogno sportivo!! Ho pedalato 29 h no stop con sole soste tecniche o forzate per problemi intestinali e di stomaco per 462 km e 14580 mt di dislivello su 18 passi dolomitici di giorno e di notte quasi sempre in solitaria. Lo ammetto, a causa dei guai fisici ieri mattina mi stavo per ritirare, poi la lucidità e la ferma convinzione di non tornare a casa con un fallimento mi hanno convinto a continuare . Ho stretto i denti, mi sono adagiato a bordo strada e ho riposato 15 min vestito quasi invernale con 35°. Mi sono ripreso quel tanto da consentirmi di ripartire.
É stata una prova tutta in salita, dalla partenza ritardata causa mia  (30 min circa quindi ultimo), dall’errore di percorso iniziale con 16 km in più e 480 mt di d+ in più (San pellegrino da Falcade a gratis..), dai problemi fisici già nel primo giorno, nonostante ciò alle 01 di domenica avevo solo 25 min di ritardo dai primi ma sul più bello non ho visto il check point notturno e ho fatto altri 13 km e 300 mt di d+. Finalmente ho fatto una doccia e sono subito ripartito: la prestazione rispetto agli altri non mi interessava più  ma la vedevo più una prova per me stesso e, sebbene il fisico mi abbia fatto capire più volte che dovevo fermarmi, gli  ho risposto che si sbagliava, che non avevo fatto 350 km per fallire, che lo sport è divertimento ma anche sofferenza e che dovevo spostare più in là il mio limite. Così è stato!!
Ho avuto grande freddezza e incrollabile determinazione; è questo che ha fatto la differenza tra i ritirati e i finisher. Ho così conquistato il  KOR di King Of Randolomitics (consegna alla prossima edizione) ma soprattutto ho dimostrato a me stesso e a chi ha creduto in me che le frasi “impossible is nothing” o “volere è potere” sono vere. Ho provato sofferenza e dolori fisici incredibili ma non nascondo che la gioia e la immensa gratificazione che ho avuto all’arrivo con le lacrime agli occhi mi hanno totalmente ripagato.
Dico grazie a chi mi è stato vicino. Mi ha sostenuto fermamente o anche solo si è interessato perché sapeva quanto tenessi a questa prova.
E dico ai pochi detrattori che mi dicevano: “ma se hai fatto al max 260 km e 7000mt pedalando di giorno come puoi pensare di pedalare il doppio quasi dei km e oltre di dislivello anche di notte e poi no stop? Non ce la puoi fare!” A quelli dico che la vita non è fatta solo di numeri, ma di sensazioni, di emozioni, di  cuore️ e soprattutto di testa e volontà.
Mi dispiace deludervi ma i pronostici cattivi hanno fallito: Peter_Boz c’è!!! ora in versione 2.0
Dal punto di vista esperienziale porto con me maggior consapevolezza su cosa serve realmente per ben figurare nell’ultracycling, cosa non deve mai mancare.
Indescrivibili sono state le ore al tramonto , all’alba o in piena notte tra i boschi in totale solitudine. Dico grazie a chi sta lassù perché in questi 2gg mi ha dimostrato che c’è qualcosa di soprannaturale che ci ama e ci protegge.
Per gli amanti dei numeri:
462 km percorsi
14580 mt di dislivello positivo
29 h pedale e 40 totali
17200 k/Cal bruciate
Pochissimi pensieri negativi
Un mare di pensieri positivi
Un’infinità di emozioni provate in contesti paesaggistici mozzafiato
4/5 le lacrime all’arrivo..
Grazie  Signore per tutto questo e grazie a voi!! 
Piccoli aneddoti:
1) Passo Giau ore 23 scollino devo fare la foto di check e vengo attaccato da un  cane di camperisti.. scatto a tutta e via giù.
2) ore 19,40 di ieri su scalata passo Lavazé perdo completamente la percezione delle parti del corpo doloranti in pochi minuti e perdo la percezione del tempo e dello spazio e vedo solo una cosa: l’arrivo sotto il gonfiabile a Tesero così dopo la discesa faccio passo Pampeago (il 18°) a tutta dopo 13850 mt e 433 km realizzando il mio personale con oltre 5 min rispetto al precedente crono.
3) a quasi un giorno di distanza ripensando a quel che è stato ho ancora momenti di lacrime incontrollate..
Un solo rammarico: quello di essere partito tardi e con gli errori di percorso non aver potuto pedalare assieme ai folletti verdi sebbene li abbia velocemente incrociati per strada. Alla prossima ragazzi!! »
Ciao Marco.

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