Da tempo sostengo che il ciclismo è uno sport adattissimo al gentil sesso.
Da un paio di anni, in particolar modo, ho scelto di seguire da vicino le gare e gli allenamenti delle giovani atlete che si cimentano nelle varie categorie, da esordienti sino alla Elite, ovvero quella delle professioniste.
Sono stato alla partenza e all’arrivo di numerose gare Open ed Elite, campionati italiani compresi, e le ho conosciute di persona.
Da Nicole D’Agostin, ad Elena Pirrone, da Letizia Paternoster alle tre Sofia ovvero Bertizzolo, Beggin, Colinelli e poi Vittoria Guazzini, Silvia Valsecchi, Elisa Balsamo, Giulia Bonaguro, le sorelle Arianna e Martina Fidanza e tante altre.
Vero è che in gara prevale la grinta e la rivalità, se le urlano e se le cantano di santa ragione se serve, ma prima e dopo sono Donne e la D maiuscola non è li per caso.
Sono ragazze che hanno messo da parte molti divertimenti e tempo libero per dedicarsi con impegno e professionalità a questa durissima attività agonistica.
Solo chi ha pedalato con serietà sa veramente quanti sacrifici servono per raggiungere un qual si voglia traguardo. Da quante cadute vere e psicologiche bisogna avere la forza e il coraggio di rialzarsi solo loro lo sanno.
Queste ragazze studiano o lavorano, il settore femminile non rende ancora come quello maschile, ed il tempo che rimane lo trascorrono ad allenarsi su strada, in pista, in palestra seguendo alla lettera le indicazioni dei loro direttori sportivi.
Qualcuno sostiene, e non sono pochi, che perdano la loro femminilità, la loro grazia. Vi garantisco che non è assolutamente così: sanno essere donne, femminili e cicliste al tempo stesso.
Sanno essere figlie, compagne, mogli e anche madri senza mancare un traguardo.
Non possiamo di certo accantonare le rappresentanti del gentil sesso del ciclismo amatoriale, sempre più numerose.
Ci sono Donne dai 30 anni in su che pedalano, e come che pedalano, cimentandosi in gare in circuito, gran fondo e randonnée o semplici giri tra amici.
In bici corrono e scalano, scese dalla bici risalgono sui loro tacchi a spillo.
Una per tutte cito l’eclettica Katiuscia Orlandi, attiva sul suo profilo facebook, simpatica e affascinante compagna del grande Eugenio Berzin.
Sulla sua pagina Facebook alterna foto in bici a quelle in abito da sera passando per i pigiami, costumi e qualunque altro abito che possa mettere in risalto la sua spiccata ed indiscussa femminilità.
Sono Donne, sono Femmine e sono anche bravissime cicliste che non di rado, per non dire spesso, ci danno del filo da torcere anche lungo le nostre bellissime salite.
Ragazze, Donne, Signore che ancora non avete conosciuto questa splendida ed affascinante disciplina sportiva, osservatele da vicino e vedrete che, una volta salite su quelle bici dal manubrio ricurvo, non potrete più separarvene.
Vale anche per la Mountain Bike, le Gravel, le ciclocross ecc.