In pianura era nuvolo quanto ho lasciato casa per dirigermi verso Longarone.
Strada facendo ho incontrato il sole, anche quando sono giunto ai piedi della diga del Vajont c’era ancora sole.
Iniziata la salita con il Piave alla mia destra, ho percorso i tornanti sino all’imbocco delle gallerie in pietra viva.
Arrivato al parcheggio, in prossimità del punto informazioni, mi sono fermato, era ora di pranzo.
Vi è uno di quei furgoncini “friggi e fuggi” che prepara ottimi panini con salsiccia e patate fritte fatte al momento che mi piacciono veramente tanto.
Le patate vengono cotte con la loro sottile buccia e sia queste che la salsiccia non mi risultano mai pesanti.
Nel preciso istante che mordevo per la prima volta il panino è cominciato a piovere.
E’ durata poco per fortuna, ma le nuvole erano sempre li minacciose e si alternavano a ampi spazi di azzurro.
Lasciato la diga, mi sono diretto verso Pordenone, salendo e scendendo quelle piccole e brevi pendenze sino ad attraversare il bel paese di Cimolais per poi giungere al bivio per Claut.
Svoltato a sinistra ho percorso un bel tratto di altipiano, attraversando il letto del torrente Settimana, sino a scorgere in lontananza le prime case del “luogo chiuso“.
Il nome deriva infatti da Clauditum, luogo chiuso, ed è un borgo di circa 1000 abitanti della val Cellina.
E’ il Comune con la superficie più estesa di tutta la provincia di Pordenone.
E’ un bellissimo posto, tranquillo, dove poter camminare, correre, pedalare in mezzo a bellissime montagne e sentieri.
Ci tornerò di sicuro.
Proposte ed escursioni
In quella zona vi propongo la ferrata Cassiopea con partenza dal rifugio Pordenone, veramente molto bella. Leggi qui.
Dopo Claut vi suggerisco una bella passeggiata fino a Casera Casavento dove potete ammirare alcune impronte di dinosauro scoperte, nel 1994, da una scolaresca in gita. Leggi qui.