La strada della Forra, Winston Churchill la definì l’ottava meraviglia del mondo.
Questa stretta strada affascinante fu utilizzata anche per un inseguimento mozzafiato per un film di James Bond.
Provenendo da Salò o da Limone, la si prende lasciando la SS45bis – Gardesana – in località Tremosine Porto.
Si svolta a sinistra, o a destra nel secondo caso, in corrispondenza di una ben visibile targa riportante il nome Tremosine e si inizia subito a salire per Via Benaco (SP38).
La pendenza non è mai troppo dura (salita di media difficoltà), la strada è stretta e in costante ascesa, vi sono alcuni tornanti e passaggi mozzafiato, si attraversano grotte, archi di roccia e ponticelli.
Se ci si isola dal rumore delle macchine e delle moto, è molto meno frequentata infrasettimana, l’unica voce che si sente è quella dell’acqua che scorre sul letto del torrente, dalle cascatelle e lungo le pareti rocciose.
Un progetto di Arturo Cozzaglio
Inaugurata nel 1913, fu ricavata nella forra del torrente Brasa, inizia a 63 metri slm e termina in località Pieve di Tremosine a quota 423 slm.
Sono 6 chilometri da percorrere assorti nella bellezza dei luoghi, dalla vegetazione sovrastante. Si ha quasi la sensazione di penetrare nella montagna inumiditi dall’acqua che ci circonda.
In un paio di tratti, la strada è talmente stretta da aver imposto il senso alternato grazie a dei semafori.
Non manca nemmeno un grande ristorante posto ai piedi di un ponticello, dove la strada fa un percorso a 360°.
A mano a mano che si sale, sembra di uscire da un cratere e scorgere di nuovo il sole.
A Pieve si può ammirare uno splendido paesaggio sul lago.
In centro al paese vi è un terrazzo panoramico pensile, a strapiombo sul vuoto.
Poco prima un bellissimo ristorante vi permette di mangiare su uno di questi, sempre se non soffrite la quota.