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Intervista a Giuseppe Martinelli

Martinelli
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Giuseppe Martinelli, i tifosi Astana Proteam e gli amanti delle bici di Rossano Veneto, era da tempo che aspettavano l’ufficializzazione di questo fantastico matrimonio.

Se ne vociferava da giugno 2019 ma solo pochi mesi fa abbiamo visto la squadra sulle nuove Zero Slr.

Per lei non è la prima volta, già nel 1997 con la Mercatone Uno di Marco Pantani, ha utilizzato questi mezzi made in italy.

Come siete arrivati a questo sodalizio? Quale è il suo rapporto con gli eredi del compianto Lino Gastaldello, ovvero, i figli Michele, Andrea ed Enrico che oggi portano avanti egregiamente questa azienda italiana?

“Il nostro Team cercava un partner importante che ci supportasse nel miglior modo possibile e che investisse in innovazione, ormai la performance è un fattore troppo importante per il risultato.
I fratelli Gastaldello, si li conoscevo dai tempi della Mercatone uno, ma poi anche in Lampre, ma forse pochi si ricordano che io stesso ho corso con bici Wilier negli anni ’80 con una Wilier ramata che ancora conservo gelosamente.”

Tre sono gli italiani presenti oggi nel team, Fabio Felline, Manuele Boaro e suo figlio Davide, quale è il loro ruolo? Vi saranno altri arrivi?

“Si sono solo 3 i corridori Italiani, è la prima volta in 10 anni che sono in Astana solo 3 Italiani, il loro ruolo è di essere al servizio della squadra ma se capiterà l’occasione per poter vincere non se la devono far sfuggire.”

Nel 2019 abbiamo assistito ad una stagione strepitosa di Jakob Fuglsang, e nel 2020?

“Jakob viene da una stagione incredibile, ha finalmente raggiunto un rendimento ottimo e spero (ne sono sicuro) che continuerà su questa strada. “

La squadra che avete formato sembra veramente di altissimo livello. Oltre ai tre giovani italiani, i già nominati Jakob e Alexey Lutsenko, avete i fratelli Izagirre, Sanchez, Fraile e tanti altri, punterete a vincere un grande giro?

“La Squadra è forte davvero, siamo coperti in tutti i ruoli ma il nostro punto forte sono le piccole corse a tappe disseminate durante la stagione.
Abbiamo tanti corridori vincenti che possono garantirci un cospicuo numero di vittorie, speriamo bene.
Fraile e Gorka quest’anno li aspetto forti come mai.
Vincere un grande giro è difficile saremo competitivi ma credo che il primo posto sia già di altri, ma non mollare MAI è il nostro motto. “

Da Wilierista ho già scritto un paio di pezzi su questa avventura, molti amici sportivi l’hanno accolta con grande entusiasmo. Non sono pochi, io compreso, quelli che hanno pensato a quanto sarebbe stato bello un Michele Scarponi in questa squadra.

Michele sarà sempre un corridore Astana ed è stato anche un corridore Wilier Triestina, lo porterete come sempre in pullman con voi? Lo ricorderete dedicandogli molte vittorie? Avete in serbo qualche cosa di particolare per lui e la famiglia?

“Michele per l’Astana è stato un grande uomo prima che corridore e lo porteremo sempre con noi non solo sul bus ma nel cuore. Abbiamo un ottimo rapporto con la famiglia di Michele e quando è possibile io personalmente li passo ad abbracciare.

Una domanda su Marco mi permetto di porgergliela: il 13 gennaio avrebbe compiuto 50 anni, il prossimo 14 febbraio saranno trascorsi 16 anni dalla sua scomparsa, quale è il ricordo più bello che ha di Marco, Lei che lo ha diretto alla Mercatone Uno? Quale insegnamento ha lasciato il campione Pantani ai ciclisti di oggi? Visconti, Egan Bernal, Oss e tanti altri lo dipingono come unico, insuperabile, lo è davvero?

“Marco per me è stato ed è un mito, uno di quei corridori che la gente ricorda per le vittorie ma anche per le emozioni che trasmetteva e che non si dimenticano mai, normale che anche i corridori di oggi sappiano delle gesta di Marco….troppe emozioni per non ricordarlo sempre.
Le vittorie di Oropa, dell’Aprica e dell’Alpe d’Huez non si dimenticano facilmente e non c’è gente che non le guardi all’infinito.”

Tornando alle bici Wilier Triestina che state utilizzando, la Turbine per le cronometro, quale è la sua opinione tecnica sul mezzo e sulla colorazione? 

“La bici da Crono Wilier? buona, ottima, performante, ma ci stiamo lavorando per migliorare ancora e faremo passi da gigante insieme. Le Cronometro incidono molto nel risultato di molte gare e sapremo come far sempre meglio. “

Vorrei chiedere a suo figlio cosa vuol dire avere il proprio padre come Ds, sono sicuro che non riceverà trattamenti di favore,  anzi, ma avere il proprio figlio in squadra cosa significa per lei?

“Davide non avrà sicuramente favori da parte mia, lo aiuterò sicuramente ma dovrà dimostrare di meritare di essere in Astana, un team di ottima qualità. “

Ringrazio di cuore Giuseppe Martinelli per la disponibilità.

Tra pochi giorni inizieranno le gare, si potranno fare ulteriori valutazioni, e io tornerò presto a porre altre domande al DS, ai ragazzi in gara e allo staff .

Voi seguiteci!