Evitare il contagio è un atto d’amore

Evitare il contagio è un atto d'amore
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Premessa

Avremmo dovuto parlare di gare, di Strade Bianche, di Tirreno-Adriatico, di Milano Sanremo e invece dobbiamo trattare un emergenza quale quella del covid-19.

Più di 100 i paesi colpiti nel mondo, prima di tutti la Cina. L’Italia è letteralmente sotto attacco (DPC – La situazione giorno per giorno).

Il nostro è un servizio molto importante, INFORMAZIONE, e lo faremo nella maniera più puntuale e precisa possibile.

Emergenza

Siamo in piena emergenza e si susseguono i provvedimenti emessi a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Su tutto il territorio nazionale è stop a tutte le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado, da quelle dilettantistiche a quelle professionistiche. Musei chiusi, fiere e manifestazioni culturali rinviate o annullate.

Bar e ristoranti aperti solo sino alle 18, centri commerciali aperti dal lunedì al venerdì, chiusura totale nei fine settimana (segui il sito del Governo italiano).

Per evitare file e rispettare, quindi, le distanze di sicurezza imposte, non si può più andare al centro prelievi degli ospedali, a Rovigo ad esempio, se necessario, bisogna contattare il Centro Unico di Prenotazione (CUP) e fissare un appuntamento.

Scuole chiuse di ogni ordine e grado sino al 3 di aprile su tutto il territorio nazionale isole comprese, cancellate gite e uscite didattiche e non senza problemi anche di natura economica, infatti, le agenzie viaggi pensano di richiedere il risarcimento danni per evitare il possibile fallimento.

Guardandosi attorno però, si percepiscono due mondi apparentemente distinti. Da un lato la drammaticità della situazione raccontata dagli addetti ai lavori, dall’altra le piazze piene, i mercati affollati come giornate qualunque.

Lo scorso fine settimana, il litorale polesano, come quello delle altre province, è stato preso d’assalto da un fiume di persone che si sono riversate lungo le spiagge di Rosolina Mare, del Delta del Po e di Sottomarina, in provincia di Venezia.

Si sono registrati anche comportamenti veramente stupidi quali persone in auto che tossiscono dal finestrino incrociando la gente a piedi o in bici.

Dialogando con le persone, a debita distanza, si percepisce in maniera evidente che il problema non è ancora considerato un gran problema.

Molte le critiche alle ordinanze, alcuni dicono che il Governo sta ingigantendo le cose, altri affermano “che è solo una influenza come tante”, ecc. Gli stessi personaggi pubblici sminuiscono il problema, uno per tutti Vittorio Sgarbi.

Il dottor Daniele Macchini, medico del Gavazzeni di Bergamo, in una lunga lettera afferma che la situazione è drammatica, che non ci troviamo affatto davanti ad una semplice influenza, i numeri parlano chiaro (la lettera integrale).

Il Presidente Conte ha posto prima veti più grossi ai residenti in Regione Lombardia e in 14 province italiane, tra cui Padova, Venezia e Treviso.

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, supportato ed incalzato anche dagli industriali veneti, ha subito presentato un’istanza al Governo per far togliere le province venete dalla nuova zona rossa.

A distanza di poco più di un giorno, ha esteso le misure speciali a tutto il territorio nazionale, un vero e proprio coprifuoco dopo le 18.00

Non vi è, nella maggior parte delle persone, la volontà di ascoltare e seguire le indicazioni date a tutela della salute della collettività.

Non vi è altro modo di affrontare il covid-19, dicono gli esperti, che quello di agire su due fronti: da un lato ridurre i contagi e i potenziali ammalati da assistere anche in terapia intensiva; dall’altro potenziare le strutture sanitarie aumentando personale, posti letto e apparecchiature specifiche per le cure del caso.

A riguardo, l’obiettivo è quello di raggiungere i 5000 posti letto in terapia intensiva.

Ad oggi, non vi è vaccino e non vi sono farmaci specifici atti a curare questa malattia. Non resta altro che fermare quanto possibile la sua propagazione.

Le alte temperature estive non dovrebbero fermare l’epidemia, rallentarla si, per il semplice fatto che le persone vivranno più all’aria aperta.

Giovanni Albano, uno degli specialisti che sta lavorando per contrastare il virus, afferma che, quando finirà, chi si è ammalato capirà tante cose, e chi ha curato sarà un medico o un infermiere migliore.

La gente, aggiunge, “capirà l’inutilità di moltissime cose e la grandezza di poche”.

Medici, infermieri e personale ospedaliero, cercano di rendersi utili per tutti, dice il dottor Macchini, “noi con le nostre azioni influenziamo la vita e la morte di qualche decina di persone, voi con le vostre, molte di più”.

amatevi gli uni gli altri…” vuole anche dire che cercar di evitare il contagio è un bene per se stessi e per i propri cari, soprattutto le persone anziane e quelle più deboli.

Evitare il contagio è un atto d’Amore.

Sui social, non sono rari gli attacchi ai pubblici dipendenti, definiti da taluni “quelli con il culo parato”. Costoro, in buona parte, sono coloro che stanno gestendo l’emergenza: Medici, infermieri, tecnici di laboratorio, biologi, oss, forze dell’ordine, esercito, guardie carcerarie, protezione civile, dipendenti degli enti locali e territoriali ecc.

Ora come mai pochi possono “scaldare la sedia”. Se gli imprenditori non lavorano, non pagano le tasse, e senza entrate anche gli stipendi del pubblico impiego verranno a mancare.

Dobbiamo renderci conto che siamo un sistema, se salta la base, tutto crolla. Lo capiremo almeno in questa circostanza?

Non dobbiamo combattere contro i dipendenti pubblici ma denunciare i cattivi dipendenti pubblici. Tanti imprenditori, tanti privati, vivono grazie ai fondi pubblici, strade, ponti, fornitori della sanità e delle forze dell’ordine vivono con denaro dello Stato più che i dipendenti. Per avere gli appalti cosa fanno purtroppo? I giochini sporchi vanno denunciati.

Se il poliziotto fa il bravo poliziotto, così il medico e tutti gli altri, dovremmo solo esserne contenti e ringraziarli. Dobbiamo tutti pretendere un enorme cambiamento, prima di tutto in noi stessi. Costruire un nuovo sistema basato sull’ONESTA‘, il RISPETTO reciproco, un rapporto UMANO.

Le enormi restrizioni sono dovute anche al fatto che non basta più solo la parola, pochi ascoltano. Il Presidente del Consiglio, Capo della Protezione Civile, l’unica cosa che gli resta da fare ora è ordinare alle forze dell’ordine e all’esercito di bloccare tutto con la forza.

Perché allora non seguire le istruzioni impartite? Siamo o no in grado di eseguire senza imposizioni violente?

Cuore, Cervello e volontà sempre accesi!

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