L’epoca di covid-19 è anche il tempo delle tesi universitarie discusse online. Le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse da molti giorni e si cerca di proseguire, come meglio possibile, nelle attività didattiche.
E’ ciò che ha fatto Emma Panizzo, giovane ragazza di Rovigo, che il 12 marzo ha discusso la tesi davanti al suo PC attraverso l’applicazione Zoom, molto usata in questi giorni dai docenti.
Sempre online è avvenuta otto giorni dopo (20 marzo) la proclamazione a dottore in “Scienze dell’educazione e della formazione”.
Il titolo della sua tesi è Giocare per imparare. Il significato educativo del gioco nello sviluppo del bambino.
Nella stessa ha ripercorso, ci dice, “la storia del gioco e i suoi legami con l’educazione, cioè il modo in cui era visto come utile all’educazione nella Grecia antica, nel medioevo, seicento, settecento, ottocento e infine nel ‘novecento con gli orientamenti scolastici e le indicazioni nazionali che lo inseriscono ufficialmente tra le attività scolastiche.”
Ha poi riassunto, prosegue, “il pensiero di Piaget, Vygotskij e Bruner che spiegano dal punto di vista psicologico come il gioco aiuti lo sviluppo affettivo e cognitivo.”
Sola nella sua stanza ha affrontato le interrogazioni a tu per tu con la docente di Progettazione didattica, Orietta Zanato, dell’Università degli studi di Padova.
Era già programmata da tempo, festa con parenti e amici compresa, ma l’epidemia ha stravolto tutto o quasi.
La vita prosegue, anche gli studi di Emma e di tantissimi altri ragazzi che ora affronteranno il biennio magistrale.
Attorno a lei si sono stretti mamma Beatrice, papà Carlo e il fratello Giovanni con cui vive. Non sono mancati i festeggiamenti, anch’essi in rete, con famigliari e amici.
Quella vera, fatta di abbracci vivi, avrà luogo quando tutto sarà finito, per ora è solo rimandata.
Certamente un’esperienza nuova, formativa, indimenticabile per tutti coloro che la stanno vivendo in questi pesanti giorni
Pur in una situazione di grande difficoltà si deve continuare a vivere, a sperare a sognare tutti insieme accanto al Padre celeste.
Presto sarà Pasqua, il giorno della resurrezione di nostro Signore, Gesù ci invierà un segno, non ho alcun dubbio.