La tecnologia ai tempi del coronavirus

La tecnologia ai tempi del coronavirus
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Il tempo di coronavirus covid-19 è anche il tempo delle tecnologie, dei social media e delle video conferenze.

I singoli, le scolaresche, interi uffici e amministrazioni si stanno attrezzando per poter colloquiare a distanza, lavorare fuori ufficio e scambiarsi anche solo saluti e semplici sguardi.

Sono centinaia, migliaia i download effettuati dalla rete, i più gettonati sono Skype e Zoom per le video conferenze.

WhatsApp è sempre la più usata per messaggistica e video chiamate con un massimo di quattro partecipanti.

Non potendo uscire di casa, molti campioni dello sport, professionisti della tecnologia e altro, intrattengono i propri fan con dirette Facebook in cui danno la possibilità a chiunque di porre domande.

Un esempio per tutti è quella del primatista mondiale di apnea, il popolare Umberto Pelizzari, il primo uomo al mondo a superare i 150 metri di profondità in assetto variabile No limits.

Ogni pomeriggio alle 18.30, in diretta facebook, parla di apnea, fa un vero corso teorico per gli appassionati di questo fantastico sport.

Ad ogni puntata sono quasi mille i partecipanti, tra cui molti polesani. Ricordo che in provincia di Rovigo sono numerose le scuole di subacquea e di apnea, Delta Sub Adria e Club Sommozzatori Rovigo sono di certo le più conosciute .

Inevitabilmente però emergono anche delle lacune.

Telelavoro e Smart Working, non sono modi di lavorare nuovissimi. Se ne parla da un po’ di anni ma, evidentemente, non ci si è creduto abbastanza.

In particolar modo nella pubblica amministrazione c’è ancora molto da fare anche se, spinti dalla Pandemia in corso, passi da gigante sono stati compiuti in pochi giorni.

Come spesso accade, la tecnologia è pronta ma la mentalità umana ancora no.

La scuola

Gli insegnanti polesani, come i colleghi del resto d’Italia, stanno utilizzando i sistemi informatici in maniera assidua. Inizialmente si pensava che l’imprevista sospensione delle lezioni fosse cosa di poca durata, ma quando si è capito che i tempi sarebbero stati lunghi hanno accelerato il passo.

I dati in nostro possesso oggi ci dicono che la possibilità che tale situazione si prolunghi oltre il 3 aprile, data fissata dal DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non è per nulla da scartare.

Di giorno in giorno ci si adatta al nuovo sistema di vita, ci si organizza in maniera del tutto nuova e non senza tensioni.

Le celebrazioni religiose sono oramai ferme da inizio quaresima e, anche qui, interviene la tecnologia a sostegno della fede.

Ad affiancare le consuete celebrazioni della Santa Messa sui canali televisivi quali TV2000 e Rai 1 (la domenica), su Youtube è possibile trovare e seguire la Messa mattutina di Papa Francesco, l’Angelus domenicale e le varie celebrazioni trasmesse dalla Basilica del Patrono d’Italia, San Francesco D’Assisi.

Molti sono i sacerdoti, anche polesani, che videoregistrano le SS Messe condividendole sui Social a beneficio dei parrocchiani e dei credenti tutti.

Nessuno sa quando torneremo alla nuova normalità – nulla sarà più come prima, ma con la Grazia di Dio e un po’ di tecnologia si stanno affrontando con discreta serenità questi giorni di quaresima unici nella storia di tutti noi.

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