Regina Coeli di Papa Francesco – domenica 3 maggio 2020 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico – Estratto dal video di Vatican News
« Il Signore ci chiama per nome, ci chiama perché ci ama.
Però dice il Vangelo, ci sono altre voci, quelle da non seguire. Quelle di persone estranee, ladri, briganti che vogliono il male delle pecore.
Queste voci risuonano dentro di noi, c’è la voce di Dio che gentilmente parla alla coscienza.
C’è la voce tentatrice che induce al male.
Come fare a riconoscere la voce del buon pastore e quella del ladro?
Come fare a distinguere la ispirazione di Dio dalla suggestione del maligno?
Si può imparare a discernere queste due voci.
Esse infatti, parlano due lingue diverse, hanno modi opposti per bussare al nostro cuore. Parlano lingue diverse, come possiamo distinguere una lingua dall’altra, possiamo distinguere la voce di Dio e la voce del maligno.
La voce di Dio non obbliga mai, Dio si propone, non si impone. La voce cattiva, invece, seduce, assale, costringe, suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti ma passeggere.
All’inizio blandisce e ti fa credere che siamo onnipotenti ma poi ci lascia con il vuoto dentro e ci accusa: tu non vali niente.
La voce di Dio invece, ci corregge con tanta pazienza, ma sempre ci incoraggia, ci consola sempre e alimenta la speranza. La voce di Dio è una voce che ha un orizzonte, invece, la voce del cattivo ti porta ad un muro, ti porta all’angolo.
La voce del nemico distoglie dal presente e vuole che ci concentriamo sui timori del futuro sulle tristezze del passato.
Il nemico non vuole il presente, fa riaffiorare le amarezze, i ricordi dei torti subiti, di chi ci ha fatto del male e tanti ricordi brutti.
Invece, la voce di Dio parla al presente: ora puoi fare del bene, ora puoi esercitare la creatività dell’amore, ora puoi rinunciare ai ripianti e ai rimorsi che tengono prigioniero il cuore.
Ci anima, Ci porta avanti ma parla al presente: Ora.
Le due voci suscitano in noi domande diverse, quella di Dio: che cosa mi fa bene?
Invece, il tentatore insisterà su un’altra domanda: che cosa mi va di fare? Che cosa mi va?
La voce cattiva ruota sempre intorno all'”io”, alle sue pulsioni, ai suoi bisogni, al tutto e subito.
La voce di Dio non promette mai la gioia a basso prezzo, ci invita ad andare oltre il nostro io, per trovare il vero bene, la pace.
Ricordiamoci! il male non dona mai pace, mette frenesia prima e lascia amarezza dopo. Questo è lo stile del male.
La voce di Dio e quella del tentatore, infine, parlano in ambienti diversi. Il nemico predilige l’oscurità, la falsità, il pettegolezzo.
Il Signore ama la luce del sole, la Verità, la Trasparenza, sincera.
Il nemico ci dirà: chiuditi in te stesso tanto nessuno ti capisce, ti ascolta.
Non fidarti!
Il bene, al contrario, invita ad aprirsi, ad essere limpidi, fiduciosi in Dio e negli altri.
Cari fratelli e sorelle, in questo tempo tanti pensieri e preoccupazioni ci portano a rientrare in noi stessi. Prestiamo attenzione alle voci che giungono al nostro cuore, chiediamoci da dove arrivano, chiediamo la grazia di riconoscere e seguire la voce del buon pastore che ci fa uscire dai recinti dell’egoismo e ci conduce ai pascoli della vera libertà.
Madonna del buon consiglio orienta e accompagna il nostro discernimento».
Papa Francesco