Omelia di Papa Francesco del 13 maggio 2020, Casa Santa Marta, Città del Vaticano, Roma
“ Il Signore ci dice che la vita cristiana è rimanere in Lui… usa l’immagine della vite… questo rimanere non è un rimanere passivo, un addormentarsi nel Signore, questo sarebbe un sonno beatifico ma non è! Questo rimanere è un rimanere attivo e anche un rimanere reciproco, perché Lui dice rimanete in me e Io in voi.
Anche Lui rimane in noi, non solo noi in Lui. In un altra parte dice, andremo dal Padre e prenderemo dimora da Lui, presso di Lui. Questo è un mistero, un mistero di vita, un mistero bellissimo, questo rimanere reciproco… è vero, i tralci senza la vite non possono fare nulla, non arriva la linfa, hanno bisogno della linfa per crescere e per dare frutto. Anche l’albero, la vite ha bisogno dei tralci perché i frutti non vengono attaccati all’albero, alla vite.
E’ un bisogno reciproco, è un rimanere reciproco per dare frutto. E questa è la vita cristiana. E’ vero la vita cristiana è compiere i comandamenti, questo si deve fare, la vita cristiana è andare sulla strada delle beatitudini, questo si deve fare, la vita cristiana è portare avanti le opere di misericordia come il Signore ci insegna nel Vangelo, e questo si deve fare ma anche di più, è questo rimanere reciproco.
Noi senza di Gesù non possiamo fare nulla, come tralci senza la vite, e Lui, mi permetta il Signore di dirlo, senza di noi sembra che non può fare nulla perché il frutto lo da il tralcio non l’albero, la vite. In questa comunità, in questa intimità di rimanere feconda. Il Padre e Gesù rimangono in me e io rimango in Lui.
Quale è il bisogno che ha l’albero della vite, dei tralci? Dare dei frutti… quale bisogno, diciamo così un po’ con audacia, quale bisogno ha Gesù di noi? La testimonianza. Quando nel Vangelo dice… siate luce, perché gli uomini vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre. La testimonianza è la necessità che ha Gesù di noi, dare testimonianza del suo nome. La fede, il Vangelo cresce per testimonianza.
Gesù glorificato in cielo passato per la passione ha bisogno della nostra testimonianza per crescere per annunciare, perché la Chiesa cresca. Questo è lo spirito del rimanere… Ci farà bene pensare e riflettere su questo. Rimanere in Gesù e Gesù rimane in noi. Rimanere in Gesù per avere la linfa, la forza, per avere la giustificazione, la gratuità per avere la fecondità.
E Lui rimane in noi per darci la forza del frutto, per darci la forza per la testimonianza della quale cresce la Chiesa. Una domanda vi faccio: come è il rapporto fra Gesù che rimane in me e io che rimango in lui? E’ un rapporto di intimità, un rapporto mistico, un rapporto senza parole. Ah Padre che questo lo facciano i mistici! Questo è per tutti noi, con piccoli pensieri…
Signore dico che tu se… dammi la forza, io farò ciò che tu mi dirai. Il Signore è presente, è presente in noi… ma io devo rimanere in loro. Che il Signore ci aiuti a capire questa mistica del rimanere che Gesù insiste tanto, tanto, tanto.”