Libertà e gratuità

Libertà e gratuità
Share News
53 / 100

Da casa Santa Marta, Città del Vaticano, Messa Celebrata da Papa Francesco, 15 maggio 2020 – Omelia di Papa Francesco

“…questi cristiani che provenivano dai pagani avevano creduto in Gesù Cristo, avevano ricevuto il battesimo, erano felici, avevano ricevuto lo Spirito Santo, dal paganesimo al cristianesimo senza alcuna tappa intermedia… i “giudaizzanti” sostenevano che non si poteva fare questo. Se uno era pagano, prima doveva farsi ebreo, un buon giudeo, e poi poteva farsi cristiano… fare la linea di elezione del popolo di Dio. Questi cristiani non capivano questo, “come noi siamo cristiani di seconda classe? Non si può passare dal paganesimo al cristianesimo?” Non è che la resurrezione di Cristo ha sciolto l’antica legge e l’ha portata ad una pienezza più grande ancora?… quelli che volevano questo era gente che con argomenti pastorali, argomenti teologici, alcuni morali, sostenevano che bisognava fare il passo così. Questo metteva in discussione la libertà dello Spirito Santo, anche la gratuità della resurrezione di Cristo, della grazia. Erano metodici, anche rigidi. Di questi Gesù aveva detto , dei dottori della legge, “guai a voi che percorrete cielo e mare per fare un proselito, quando lo avete trovato lo fate peggio di prima, figlio della Gena” più o meno così dice Gesù nel capitolo 23 di Matteo… Questa gente era ideologica, più che dogmatica, avevano ridotto la legge, il dogma ad una ideologia… una religione di prescrizioni e con questo toglievano la libertà dello Spirito. La gente che lo seguiva era gente rigida, gente che non si sentiva a suo agio, non conosceva la gioia del Vangelo. La perfezione della strada per seguire Gesù era la rigidità, si deve fare questo, e questo e questo. Questa gente, questi dottori manipolavano le coscienze dei fedeli, li facevano diventare o rigidi o se ne andavano. Per questo io mi ripeto tante volte e dico che la rigidità non è del buono spirito perché mette in discussione la gratuità della redenzione, la gratuità della resurrezione di Cristo. Questa non è una cosa vecchia, durante la storia della Chiesa questo si è ripetuto… e anche nei tempi nostri abbiamo visto alcune organizzazione apostoliche, che sembravano ben organizzate, che lavoravano bene, ma tutti rigidi, tutti uguali uno all’altro. E poi abbiamo saputo della corruzione che c’era dentro anche nei fondatori. Dov’è rigidità non c’è lo Spirito di Dio, perché lo Spirito di Dio è libertà. Questa gente volevano fare dei passi togliendo la libertà dello Spirito di Dio e la gratuità della redenzione… la giustificazione è gratuita, la morte e la resurrezione di Cristo è gratuita, non si paga, non si compra, è un dono… gli Apostoli si riuniscono in questo concilio e alla fine scrivono una lettera che comincia così: è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro obbligo… e mettono questi obblighi morali di buon senso… di non confondere il cristianesimo con il paganesimo, astenersi dalle carni offerte agli idoli ecc. … Quando ricevettero la lettera passarono dal turbamento alla gioia, lo spirito della rigidità sempre ti porta al turbamento… lo spirito della libertà evangelica ti porta alla gioia… Il rapporto con Dio, il rapporto con Gesù non è un rapporto così, di fare le cose, io ti faccio questo e Tu mi dai questo… E’ gratuito come è gratuito il rapporto di Gesù con i discepoli: voi siete miei amici, non vi chiamo servi, vi chiamo amici. Non voi avete scelto Me, Io ho scelto voi, questa e la gratuità. Chiediamo al Signore che ci aiuti a discernere i frutti della gratuità evangelica dai frutti della rigidità non evangelica. E che ci liberi da ogni turbamento di coloro che mettono la fede, la vita della fede, sotto le prescrizioni che non hanno senso, mi riferisco a queste prescrizioni che non hanno senso non ai comandamenti, che ci liberi da questo spirito di rigidità che ci toglie la libertà.”