Bonus bici, cosa ne pensano i commercianti?

Bonus bici, cosa ne pensano i commercianti?
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Il mercato della bici riapre i battenti dopo due mesi di chiusura totale.

Lo fa sotto la luce del bonus biciclette contenuto nell’ultimo DPCM.

E’ una delle misure più interessanti del Decreto Rilancio inserite nell’articolo 205, ovvero le “Misure per incentivare la mobilità sostenibile”.

Il bonus mobilità prevede un buono di 500 euro, che corrisponde al rimborso del 60% del prezzo d’acquisto.

Il bonus, utilizzabile una sola volta entro il 31 dicembre 2020 è a disposizione di chi risiede in capoluoghi di Provincia, di Regione, città Metropolitane e centri abitati con una popolazione superiore ai 50 mila cittadini.

In Polesine, pertanto, ne possono beneficiare solo i residenti nel Comune di Rovigo.

Cosa ne pensano i commercianti della bici?

Lorenzo Zanirato, del negozio Punto Rossso Wilier Triestina di Rovigo, dice che sono molte le persone che chiedono informazioni. Solleva anche un dubbio poiché, secondo lui, molti non ne usufruiranno perché sembra che il rimborso avvenga sotto forma di credito d’imposta.

“Il cliente” continua “la paga per intero e con fattura”, spetta a lui in questa prima fase chiedere il rimborso.

Il Ministero dell’Ambiente sta però predisponendo un sistema informatizzato attraverso il quale, una volta a regime, non sarà più l’acquirente ad inserire i dati richiesti ed attendere la somma promessa, ma il negoziante. In quel momento chi acquista pagherà solo la quota spettante al netto del bonus, il resto lo farà il commerciante.

Perché solo i grandi centri ne possono godere? Il Ministero risponde affermando che lo scopo della manovra è quello di contribuire a decongestionare il traffico delle città.

Felice Braggion, del negozio Ciclosport Braggion, punta l’attenzione sul fatto che il negoziante dovrà attendere il rimborso dallo Stato “oltre a dover vendere la bici devo pure aspettare i soldi dallo Stato, sarà più complicato”.

Controtendenza sembra Claudio Bassi, di Bassi Cicli Lendinara. Afferma che dal giorno della riapertura tutto è andato alla grande, ha addirittura già recuperato quanto non incassato in marzo.

I negozianti dei Comuni non interessati al Bonus comunque si informano e commentano. Ci sembra di cogliere nella maggior parte una certa diffidenza, probabilmente molti rivenditori non sono propensi ad incentivarne l’utilizzo, hanno paura di dover anticipare troppi soldi ed attendere tempi lunghi prima di incassare.

E’ possibile acquistare, è giusto rammentarlo, anche biciclette a pedalata assistita nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica.

Nonostante siano solo i cittadini di Rovigo a poterne beneficiare, ci sembra di capire che tutti i negozianti del settore possano vendere bici con questo buono sconto.

Il residente nel capoluogo dovrebbe aver la possibilità di acquistare da chi vuole, non necessariamente nelle attività commerciali site nel grande centro abitato.

E’ indubbio, basta guardarsi attorno, che dopo il 4 maggio molti hanno deciso di salire sulla due ruote per svago, per andare al lavoro, per sport. Non solo coloro che già la utilizzavano intensamente ma anche molti, che la tenevano sotto la polvere in garage, ora si concedono belle pedalate.

L’iniziativa del Governo è indubbiamente positiva nella sua essenza, tutti si augurano che possa dare i frutti desiderati.

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