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Oggi abbiamo intervistato il giovane forte atleta della Vini Zabù Ktm, Umberto Marengo.
Umberto è nato a Giaveno, un Comune di 16410 abitanti facente parte della città metropolitana di Torino.
Lui, Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) e Fabio Felline (Astana Proteam-Wilier Triestina), Mattia Viel (Androni giocattoli) sono i professionisti piemontesi ora in attività.
Ha 27 anni (21 luglio 1992) è alto 178 cm per un peso forma di 65 kg (fonte Wikipedia).
Professionista dal 2019 quando ha debuttato con la Neri-Sottoli di Luca Scinto.
Nello stesso anno ha partecipato alla Milano-Sanremo concludendola in 77° posizione.
La sua prima vittoria da professionista Umberto Marengo l’ha ottenuta tagliando il traguardo della 1° tappa del Tour of Utah.
Il team di Angelo Citracca l’ha confermato anche per il 2020, tutti credono in lui, nelle sue doti.
Ci credo pure io che l’ho conosciuto in un paio di occasioni e ho avuto la possibilità di informarmi presso coloro che lo conoscono molto bene.
A Umberto Marengo la parola
Che sia un anno unico e che la stagione più ricca di eventi sia passata nel silenzio è oramai dato di fatto. Luca Scinto ha lasciato intravvedere un po’ di pessimismo sul tornare a correre, tu che dici?
Anche io all’inizio ero molto titubante sulla ripartenza ma ora piano piano mi sto ricredendo e sembra si inizi a vedere la Luce.
Abbiamo visto che ti sei impegnato per la comunità portando la spesa a casa, come ti senti a livello di preparazione?
A livello di preparazione ovviamente non mi sentivo al massimo, ho cercato di mantenermi come potevo nel periodo di quarantena e ora sto lavorando molto per migliorare in vista di un eventuale inizio.
Luca Scinto ha affermato che sei uno degli atleti più promettenti del suo team, dice che puoi fare cose molto importanti, cosa gli rispondi?
Mi fa molto piacere che Luca pensi e dica questo di me, spero di non deludere le sue aspettative e quelle della Squadra.
Quale è il clima nel team, come avete vissuto tra colleghi questi mesi di clausura? Avete mantenuto i contatti? Quale è l’umore?
Il clima in generale era molto cupo e difficile, in squadra siamo sempre rimasti in contatto.
C’è una grande incertezza sul futuro del ciclismo e delle corse, se si correrà il giro, quali saranno le tue carte da giocare?
Innanzitutto spero di fare parte della rosa che parteciperà al Giro, vorrei essere utile alla squadra per cercare di ben figurare e aiutare ad ottenere degli ottimi risultati.
Le tappe del Giro 103 saranno le stesse, a parte le ungheresi annullate, che si sarebbero dovute correre in maggio, quali sono le tue preferite? Correre ad ottobre è un problema per te?
Le tappe non le ho ancora guardate nel dettaglio per scaramanzia, ottobre va bene, sperando nel clima clemente.
Tra tutte quelle in calendario normalmente, quali corse vorresti si disputassero?
Giro d’Italia, Sanremo, Lombardia e le altre corse più importanti.
Come vedi questa’anno ciclistico? Cosa prevedi per il futuro di tutto il movimento e per la tua carriera?
Vedo un anno molto difficile per tutti, per il futuro spero vado tutto per il meglio.
Cosa ti sta dando questo periodo unico? Ti sta cambiando? Ti ha fatto riflettere? Stai aspettando solo che passi?
Questo periodo, come tante situazioni nella vita, ti fa capire quanto nulla sia dato per scontato, che tutto può cambiare dall’oggi al domani e che bisogna essere forti e reagire a tutto.
Giovanni Visconti è un punto di riferimento importante per il team?
Visconti è un punto di riferimento importantissimo per tutto il team, c’è davvero tanto da imparare e mi aiuta davvero molto.
Con lui si ride e si scherza continuamente, tiene allegri sempre tutti. È un numero uno sia in bici che fuori.
Mi da sempre molti consigli importanti.
Quale sarà la tua gara debutto?
Non so ancora nulla, penso si stia aspettando che esca ufficialmente il calendario.
Grazie Umberto per la tua disponibilità.
Speriamo di incontrarci presto alla partenza e soprattutto, all’arrivo di qualche importante competizione.