In Veneto ulteriori disposizioni usciranno lunedì 6 giugno a causa dei soggetti rientrato dalla Bosnia.
Luca Zaia ha detto:
“Lunedì presenterò l’ordinanza non per introdurre nuove regole per i cittadini ma per dare più potere ai sanitari per gli isolamenti fiduciari o peggio ancora per il ricovero di persone affette da coronavirus”.
“Tutti noi qui in veneto viviamo ‘della pagnotta’ non possiamo permetterci e non possiamo mettere a ferro e fuoco i nostri operatori, le nostre aziende, facendo passare l’idea, a livello nazionale, che qui è tornato il Vietnam dal punto vista sanitario. Assolutamente no. Siamo a contagio praticamente zero secondo i dati“.
Quindi saranno nuove disposizioni per gli operatori del settore, ma guai a coloro che si comportano irresponsabilmente.
Luca Zaia ha specificato che non vi è un nuovo focolaio in Veneto, “La novità, non irrilevante, è che abbiamo 118 stranieri coinvolti in focolai in Veneto. Ci portiamo, quindi, il virus da fuori. Ed è fondamentale, senza creare allarmismi, stabilire regole di reciprocità con gli altri Paesi, questo per tutelare la salute dei cittadini italiani e stranieri… c’è il bollino rosso per i Paesi del Nord Africa, dove ci sono focolai importanti e la novità è quella dei Balcani con il lockdown a Belgrado: i nuovi focolai dei Balcani sono un tema che va affrontato”.