Di ciclismo e di biciclette ne capisco qualche cosa, poco forse confronto ai professori.
L’ho sempre sognata una bici da corsa e, quando a 12 anni ne ho avuta una da pochi soldi, è stata una rivoluzione nella mia vita.
Alla luce di queste ultime prestazioni e alle parole recenti di Giovanni Visconti, mi viene un po’ di nostalgia.
Penso agli anni della Wilier Triestina Selle Italia, 2017-2018.
Visconti, capitano in quegli anni al posto di Pozzato, avrebbe dato tanto di più non solo al team ma anche a me e a chi ha certi gusti.
Filippo Pozzato, che ha molti pregi (lo abbiamo scoperto anche come organizzatore di un campionato italiano), non è mai stato all’altezza del ruolo di capitano in quegli anni, in quel gruppo.
Forse non vi si trovava, forse era stanco, forse non aveva più voglia di correre o forse non c’era alchimia tra lui e Scinto, fatto sta che la barca faceva acqua.
Non ne conosciamo bene i motivi ma le lamentele giustificate del ds Luca Scinto le abbiamo ben in mente.
Io stesso ho seguito da vicino quel team, e ancora lo faccio anche se alcune situazioni son diverse.
È evidente che Giovanni Visconti è un uomo squadra, è un uomo capace non solo di pedalare ma di tener unito il gruppo, valorizzare i compagni, far crescere i giovani e di interagire alla perfezione con il ds e il team manager.
È un uomo che conosce i valori fondamentali della famiglia e li sa applicare anche al gruppo di lavoro.
Sa quando è ora di ridere e scherzare e quando è il momento di tacere e pedalare.
Lo abbiamo visto anche agli ultimi europei di che pasta è fatto.
Chiamato a sostituire degli assenti, ha lavorato per il team azzurro tutto il giorno.
Conosce il sacrificio, l’impegno, il valore del sudore. Sa riconoscere i ruoli e li rispetta.
Chi non vorrebbe avere Giovanni in squadra?
Solo un uomo di talento può esprimersi in pubblico con parole di tal peso:
《E comunque a mente fredda mi rendo conto di che p***e ha la mia squadra ogni volta che bisogna “mostrarle“》.
Sarebbe sufficiente questo per capire chi è il team per Visconti, e Visconti per il team ma lui ha proseguito dicendo:
《Non siamo sicuramente uno squadrone con un super mega budget ma siamo un gruppo unico, un gruppo che si diverte alla vigilia delle corse ma che in gara dà l’anima.
Arriva fin dove può ok ..ma ci arriva, senza pensarci un attimo ,senza lasciare niente dentro al serbatoio!
I miei compagni che si sono ritirati ieri non sono degli scansafatiche ma semplicemente ragazzi umili che si sono fatti in quattro per mantenere la fuga a 2 minuti o poco più e vi assicuro che non è stato facile .
Abbiamo corso ancora una volta da squadra vera nonostante la mia forma seppure in crescita non è ancora al 100%.
Lo abbiamo fatto senza farci troppi conti e con la grinta di sempre.
Non fosse stato per noi la gara sarebbe finita dopo 50 km !
Questo nostro atteggiamento è quello giusto perché arriverà il giorno che il leader (che sia io o un altro compagno) ripagherà questo duro lavoro e questa mentalità la dobbiamo senza dubbio a Luca Scinto che ci incita a non mollare mai .
Un grazie ancora una volta ai miei compagni e alle prossime battaglie!》(post facebook 25/08/2020)
Non ho voluto fare alcun elogio o sviolinata, ma solo dire come stanno le cose.
Vincere è il riconoscimento ultimo di un buon lavoro ma non è il trionfo a dire se il lavoro è di qualità.
Fino ad ora lo è anche senza braccia alzate.
Forza campione, arriverà il giorno!