Dopo il ritiro di Fabio Aru dal tour de France 2020, Giuseppe Saronni parla ai microfoni della RAI.
La sua delusione è evidente, ecco quanto ha detto a caldo:
《Fabio Aru non era nelle condizioni per andare al Tour.
Ci ha deluso in un momento in cui avevamo tanto bisogno di lui. Questo per noi è un grande problema.
Il problema è chiaro, chi è più fragile di carattere crolla completamente quando fisicamente e muscolarmente non è in condizione.
Abbiamo visto più volte che Fabio da questo punto di vista non reagisce molto.
Si demotiva e crea una situazione peggiore di quella che è. C’è una grossa componente caratteriale.
Quando tu hai un corridore con questa condizione, e chi lo convoca per portarlo a una corsa importante come il Tour non lo capisce, ti ritrovi con un corridore in meno che aiuta la squadra.
Ha colpe anche chi ha deciso di portare comunque Aru al Tour.
Era nei suoi programmi e quindi voleva esserci, ma c’è anche la responsabilità di chi deve verificare che un corridore sia in grado di affrontare una corsa come il Tour.
Non stiamo correndo il Tour solo alla giornata per risultati parziali ma abbiamo un corridore che merita tutto il rispetto e si doveva valutare bene quali erano i migliori gregari per lui.
Viene a mancare ora un compagno importantissimo ed è un grave danno per Pogacar e per la squadra.》
Giuseppe Saronni accusa, in qualche modo, sia Aru di non aver ammesso che il suo stato di forma non era da tour, sia chi lo ha voluto portate lo stesso.
Cin questo atteggiamento hanno danneggiato la squadra e il suo leader.
Quanto successo sembra l’epilogo della storia di Aru in UAE. il contratto è in scadenza, ci pare veramente lontano un eventuale rinnovo.