L’iride di Alaphilippe

L'iride di Alaphilippe
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Ha vinto lui, il francese Julian Alaphilippe, è un dato di fatto.

Da sportivi dobbiamo applaudirlo tutti.

Offese, assurdi campanilismi, attacchi sono cose da beceri tifosi.

I confini nazionali vanno, in un certo senso, superati se si è veri amanti dello sport.

L’unico confine che dovremmo tener presente è quello tra il lecito e l’illecito.

Tra chi rispetta le regole del gioco e chi le viola per vincere indebitamente.

Anche in questo caso, è vietato fare processi sommari, sentenze giornalistiche più veloci dei fulmini e sicuramente di più della giustizia dei tribunali.

Bisogna andare cauti e, solo con prove certe, semmai parlare.

Lo sport va oltre i confini nazionali, contro inimicizie ataviche tra stati.

Julian Alaphilippe ha vinto staccando tutti, ha colorato una giornata meteorologicamente grigia, vincendo un mondiale fantastico.

L’Italia ad Imola ha trionfato: è riuscita ad organizzare una competizione del genere in venti giorni come nessuno ha fatto mai.

Hanno trionfato le bellezze naturali con la viva Emilia Romagna, la vena del Gesso, Imola e tutto il territorio circostante.

Vanno premiati tutti coloro che hanno lavorato e contribuito al successo della manifestazione: dal volontario alle forze dell’ordine agli ideatori, agli sponsor.

Vincenzo Nibali ci ha provato, e questo lo fanno solo i campioni.

È ingiusto, soprattutto nei confronti di Vincenzo, attendersi sempre tutto da lui.

Vincenzo ha avuto una carriera splendida, darà sempre il massimo ma è ora che l‘Italia coltivi nuovi atleti, nuovi campioni.

Ci manca un team World Tour, tutti i promettenti lasciano le continental e le professional per andare all’estero.

Slovenia, Polonia, Belgio, Olanda, ora il ciclismo è loro perché sanno crescere veri talenti.

Bisognerebbe studiare a fondo questi paesi, questi team e capire cosa fanno e come gestiscono il tutto.

Potremmo imparare molto ed eventualmente fare altrettanto.

L’Italia è stata la più copiata al mondo per secoli ma è ora di essere meno superbi, più umili e cercare spunti positivi dagli altri paesi.

Sabato inizierà il Giro d’Italia, abbiamo la possibilità di scrivere altre epiche pagine di Sport e di Vita.

Buon ciclismo a tutti!

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