Perché Cristo non è comunista

Perché Cristo non è comunista
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Perché Cristo non è comunista?

La dottrina di Marx insegna che “esiste una sola realtà, la materia” e che non vi è posto per l’idea di Dio. «…Afferma che non vi è differenza fra spirito e materia, né tra anima e corpo; non si dà sopravvivenza dell’anima dopo la morte, e quindi nessuna speranza in un’altra vita». Divini Redemptoris, Pio XI

Semplice materia che sotto l’impulso di forze sconosciute si trasforma in carta, cacca, piante, ferro, esseri viventi, e per altre forze, in conflitto tra loro, va verso l’ineluttabile fine. Tutto è solo materia.

Il comunismo vuole un’umanità senza Dio, per loro non esiste differenza fra spirito e materia, né tra anima e corpo. E’ una teoria estremamente materialista, come potrebbe essere compatibile con la natura divina di Cristo?

La dottrina marxista aspira ad una società senza classi. Lo Stato, che viene concepito come strumento di dominazione dei capitalisti verso i proletari, non dovrà più esistere. Fino a quando ciò non accadrà però, «lo Stato e il potere statale sono per il comunismo il mezzo più efficace e più universale per conseguire il suo fine».

Capite quanto è contradditoria tale dottrina? Lo stato non va bene, ma va mantenuto per ottenere il fine di cancellarlo.

Addirittura, lo Stato, è legittimato ad usare la violenza per realizzare il progetto di una società senza classi sociali. Ne sono un esempio i paesi comunisti quali la Russia, la Cina e Cuba dove le armi e la violenza sono sempre state utilizzate.

Vedendo il diffuso desiderio di pace, i capi del comunismo si fanno, per finta, paladini e sostenitori dei movimenti per la pace mondiale. Che ciò è menzogna lo testimonia il fatto che agitano le masse spingendole a combattere per una lotta di classe che fa correre fiumi di sangue. Difendono una pace interna ricorrendo ad ogni sorta di armamenti.

Il comunismo è per sua natura antireligioso, e considera la religione come «l’oppio del popolo» perché i princìpi religiosi che parlano della vita d’oltre tomba, distolgono il proletario dal mirare al conseguimento del paradiso sovietico, che è di questa terra.

Per i cristiani è tutta un’altra storia, «al di sopra di ogni realtà sta il sommo, unico supremo Essere, Dio, Creatore onnipotente di tutte le cose Giudice sapientissimo e giustissimo di tutti gli uomini. Questa suprema realtà, Dio, è la condanna più assoluta delle impudenti menzogne del comunismo. E in verità, non perché gli uomini credono, Dio è; ma perché Egli è, perciò lo crede e lo prega chiunque non chiuda volontariamente gli occhi di fronte alla verità» Divini Redemptoris, Pio XI.

Papa Leone XIII, nell’Enciclica Quod Apostolici muneris, definisce il comunismo come « peste distruggitrice, la quale, intaccando il midollo della società umana, la condurrebbe alla rovina »

Pio IX, nel 1846, aveva queste parole per la fallace dottrina marxista «quella nefanda dottrina del cosiddetto comunismo sommamente contraria allo stesso diritto naturale, la quale, una volta ammessa, porterebbe al radicale sovvertimento dei diritti, delle cose, delle proprietà di tutti, e della stessa società umana»

Papa Francesco, riporta una intervista rilasciata al Messaggero il 29 giugno 2014, si esprime così: «Io dico solo che i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo. I poveri sono al centro del Vangelo. Prendiamo Matteo 25, il protocollo sul quale noi saremo giudicati: ho avuto fame, ho avuto sete, sono stato in carcere, ero malato, ignudo. Oppure guardiamo le Beatitudini, altra bandiera. I comunisti dicono che tutto questo è comunista. Sì, come no, venti secoli dopo. Allora quando parlano si potrebbe dire loro: ma voi siete cristiani»

Madre Teresa di Calcutta ha fondato la sua missione sulle parole del Vangelo di Matteo 25. Era essa forse comunista?

In coclusione, un cristiano non può essere comunista, se è l’uno non può essere l’altro.

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