Per Mauro Vegni è stata una figuraccia internazionale e dice: “arriviamo a Milano e poi qualcuno pagherà per questa figuraccia”.
Molto più duro Bruno Reverberi, team manager della Bardiani-CSF-Faizané: “Ho visto tante di queste proteste stupide e organizzate male.
Quello che fa più male è sentire i sindacalisti dare ragione ai corridori, c’è modo e modo di gestire la cosa.
Possono dare le dimissioni se non hanno i corridori dalla loro parte. Fanno la figura di quei sindacalisti che difendono i lavoratori che timbrano il cartellino e poi vanno subito a casa.
Fossi stato l’organizzatore, avrei mandato a casa De Gendt dopo la dichiarazione che aveva fatto.
Tutti avevamo paura di non arrivare a fine Giro, oggi che si è salvata la stagione si fanno fare al Giro figuracce. Tanti corridori non sono d’accordo, altri destabilizzano l’ambiente per comodo”.
Il fatto
Un altro momento topico al Giro d’Italia.
A causa del brutto tempo i corridori protestano e si fermano.
Il cielo è grigio e piovoso, la tappa è lunga, i corridori chiedono a Mauro Vegni di ridurre il percorso.
La pioggia è presente ma non copiosa, la temperatura non è particolarmente rigida, le condizioni meteo, a detta degli esperti, non sono affatto proibitive.
Fatto sta che dopo pochi chilometri il gruppo si è fermato per attendere i bus per poi proseguire sino a cento chilometri dal traguardo e ripartire.
Nel frattempo sono stati tutti fermi sotto la pioggia, della serie per evitare il freddo prendono freddo.
I bus, infatti, erano già partiti e hanno dovuto tornare indietro.
Situazione veramente imbarazzante segno dei tempi.
Certe cose in passato non sarebbero mai accadute!
Sono in molti a urlarlo.
E’ una tappa lunga quella di oggi, 258 chilometri, ed è prevista pioggia su tutto il percorso. E’ anche una tappa interamente pianeggiante senza alcuna difficoltà altimetrica.
Sono in corso discussioni piuttosto animate e scappano parole pesanti.
Secondo i ciclisti la tappa di oggi è troppo lunga pertanto ecco la protesta: la tappa verrà accorciata di più di 150 chilometri.
Forse ne correranno solo 75 ma non si sa ancora esattamente.
C’è da rilevare il fatto che una parte del gruppo avrebbe voluto continuare. La decisione di accorciare la tappa è stata presa a maggioranza non all’unanimità.
Doping
Altra notizia di giornata per nulla positiva: Matteo SPREAFICO della Vini Zabù Ktm è stato trovato positivo a due test antidoping. L’atleta è stato squalificato e mandato a casa.