Purtroppo anche il Giro d’Italia 2020 registra un triste episodio di positività ad uno dei tanti test antidoping effettuati.
Matteo Spreafico, giovane ora ex atleta della Vini Zabù, è stato trovato positivo all’ostarina, sostanza anabolizzante vietata.
La Gazzetta dello sport del 26 ottobre informa che in data 25 ottobre alle ore 14.00 è stata spedita, dal team di Angelo Citracca, la lettera di licenziamento.
Spreafico è nato a Erba nel 1993 ed è professionista dal 2014.
Era appena terminata la durissima tappa con arrivo ai laghi di Cancano quando la Cadf, fondazione antidoping del ciclismo, ha informato ufficialmente le autorità italiane.
In questi casi, il provvedimento viene immediatamente notificato al team, all’organizzatore della corsa (Rcs) e in primis alla autorità giudiziaria.
Pare che il ragazzo abbia confessato di aver acquistato l’integratore in internet.
Matteo Spreafico ora rischia 4 anni in base a quanto previsto dalla legge 376 del 2000, la sua carriera ciclistica professioninistica è praticamente conclusa.
Il team con sede sul San Baronto sta valutando se presentare istanza di richiesta di danni.