Martina Benedetti
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Il racconto dell’infermiera Martina Benedetti a “I Lunatici” – Post di “Che tempo che fa”.

Questa seconda ondata è ancora più difficile. Nella prima, non volendo, venivamo quasi celebrati come eroi, con i canti e gli applausi dai balconi, adesso succede che durante il periodo estivo abbiamo visto vari fenomeni aberranti, come i negazionisti o i no mask, movimenti fomentati anche da un giornalismo di bassa lega.⠀
Varie categorie di persone se la sono presa con noi.⠀
Da eroi per qualcuno siamo diventati assassini. Sono questi gli insulti che riceviamo sui social. Oppure ci scrivono ‘assicurati’, quelli con lo stipendio statale, che devono stare zitti. Io e i miei colleghi siamo rimasti basiti, dopo tutto l’impegno che abbiamo messo a marzo e aprile e stiamo mettendo ora.⠀
Ti fai un turno massacrante in terapia intensiva, esci fuori e leggi certi commenti sui social, ti fa male”
.⠀

Il mio messaggio

Carissima Martina Benedetti, infermiera, Gesù predicava e guariva in tutta la Terra Santa. Non l’hanno premiato ma crocifisso.

Solo gli imbecilli ottengono consensi solo parlando o facendo cazzate. Quelli come voi qui eroi non lo saranno mai se non per qualche secondo.

Ma davanti a Dio, davanti a noi cristiani siete la stella, siete Gesù che ci accarezza e ci soccorre. Conosco l’ospedale, sono stato troppo spesso paziente.

Mia moglie è una di voi. Soffro perché non la vedo quasi mai, soffro perché devo fare spesso tutto da solo, ma conosco il perché di quello che fa, conosco il perché di quello che faccio… qualche anno in ambulanza l’ho corso pure io.

Non aspettarti nulla da nessuno, sopporta le offese, sappi che c’è chi ti ama. Quello che fai cambia le cose in questo mondo.

Le cambia senza chiasso, le cambia come le onde del mare che si infrangono sulla riva. Grazie a Dio ci siete!

Siamo soli, siete soli in molte cose.

Siamo soli nel batterci per qualche cosa di buono anche in casa nostra.

Quello che possiamo fare è cambiare sempre in meglio noi stessi, non fermarci a dare colpe agli altri anche se le hanno.

Non posso non aiutare un bimbo se sono in grado di farlo perché gli altri non lo fanno.

Il cambiamento parte da noi…questa epoca, se non ci apre gli occhi, è veramente una tragedia inutile. Ci sta offrendo la possibilità di capire il valore della comunità, il valore della solidarietà e il valore della persona. Per capirlo basta guardare un bimbo e la mamma, un medico una infermiera e il paziente in coma, totalmente nelle loro mani.

La violenza atroce delle parole di certa gente ha portato persone al suicidio, ha rovinato la vita a persone come Marco Pantani: prima inneggiato come eroe e poi distrutto.

Ha portato alla morte seconda, persone come Falcone e Borsellino. Sono stati uccisi dalla mafia certo, ma venduti da coloro che dovevano proteggerli e dare continuità al loro lavoro.

Infermiera Martina, lei come tantissimi altri, sta facendo più che un lavoro. Siete la mano di Dio sull’uomo che soffre.

Grazie.

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