E’ una splendida giornata di fine novembre, non ho molto tempo in questo duro e difficile periodo, ma il tempo di fare una breve ma intensa pedalata l’ho trovato.
Non potendomi allontanare troppo ho individuato un bel tragitto con due belle salite.
Punto di partenza ed arrivo la splendida città degli scacchi e delle ciliegie, Marostica.
Parcheggiata l’auto a ridosso delle mura antiche, mi sono diretto verso ovest e ho iniziato l’ascesa in località Pianezze.
La temperatura è di 10° C., aria limpida e sole vivo.
Da Pianezze ho proseguito lungo una stretta strada a tornanti sino a giungere a San Luca, incrociando diversi cartelli che mi segnalavano il sentiero dei ciliegi: piccoli borghi caratteristici e affascinanti.
Ho proseguito, sempre in salita, sino al paese di Crosara di Marostica, dove mi sono immesso nella strada che prosegue verso Asiago. Ho svoltato a destra è sono tornato verso Marostica senza arrivarci.
Infatti, ad un certo punto della discesa ho svoltato a sinistra verso Valle San Floriano, dove ho iniziato la famosa salita della Rosina. Lo scorso giugno è stata sede di campionato italiano di ciclismo professionisti. L’hanno scalata per ben 12 volte prima di volare verso Cittadella per l’arrivo tricolore. Per la cronaca, a giungere a braccia alzate è stato Giacomo Nizzolo.
In cima a questa salita vi è un famosissimo Ristorante e Hotel “La Rosina”, sorto nel 1917.
Ha una storia lunga più di un secolo “… nasce con una ragazza altruista dai capelli mori e i grandi occhi verdi: Rosina“. Offriva qualche scodella di minestra ai soldati che salivano e scendevano dall’Altipiano di Asiago durante la Prima guerra mondiale.
Erano giovani spauriti, ricorda il marito Nardi, muratore emigrato in quegli anni in Argentina per mantenere i figli.
Il loro desiderio era continuare a prendersi cura delle persone dando loro buon cibo.
Nel 1917 all’attività del casoìn di generi alimentari andò ad affiancare un’osteria casalinga fatta di piatti succulenti e buon vino di càneva.
Oggi, la Rosina è un eccellente ristorante e un hotel lussuoso.
Li, nei pressi, vi è una cappella dedicata ai ciclisti che sono grandi frequentatori di questa zona.
Ho proseguito il mio viaggio verso Bassano del Grappa ma senza arrivarci, infatti, giunto in viale Vicenza ho svoltato a destra per tornare a Marostica.
E’ un circuito di 30 chilometri con due belle salite. Se lo si fa 2/3 volte diventa un ottimo allenamento, un percorso dove si possono fare ripetute, dove si può spingere in salita per fare gamba, o dove si può solamente gustarsi lo splendido paesaggio e fare una bella degustazione di prodotti e piatti tipici.
A voi la scelta