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Il ciclismo è un grande sport, il ciclismo forgia caratteri e persone, il ciclismo ha i suoi pericoli da gestire ed affrontare.
Le cadute in gara accadono, sono all’ordine del giorno, si viaggia ad alte velocità e qualche volta purtroppo finiscono in malomodo. Molti atleti hanno dovuto abbandonare le corse, qualche altro ha lasciato questa terra.
Uno su tutti Fabio Casartelli in quella tristemente nota tappa del Tour de France del 18 luglio 1995 perse la vita in una caduta in discesa.
Michael Antonelli (30 novembre 1999 – 3 dicembre 2020)
Il 3 dicembre 2020 ci ha lasciati Michael Antonelli, un giovane ciclista sanmarinese vittima di un gravissimo incidente il 15 agosto 2018.
Durante la corsa Firenze-Viareggio, insieme ad altri tre giovani atleti, era precipitato in un burrone sull’appennino pistoiese.
Immediato fu il trasporto in elicottero all’ospedale Careggi di Firenze, le sue condizioni apparvero immediatamente molto gravi.
Fu curato per circa 5 mesi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale fiorentino.
Nel 2019 fu trasferito nell’imolese, nella clinica di Montecatone. Finalmente a luglio 2019, il ritorno a casa a San Marino.
Ha affrontato un lungo periodo di riabilitazione tra questo ospedale e il centro Luce di Santarcangelo di Romagna.
Ha compiuto 21 anni lo scorso 30 novembre, e proprio in quei giorni era risultato positivo al Covid-19, così come il resto della famiglia. Ecco un nuovo ricovero all’ospedale di San Marino per una crisi respiratoria.
Data la gravità della situazione, è stato trasferito immediatamente in terapia intensiva ma le cure non sono servite a salvarli la vita.
La giovane promessa del ciclismo, un ragazzo di 21 anni, ci ha lasciati il 3 dicembre.
E’ ora di stringersi attorno alla famiglia in questo difficilissimo momento, le parole di Marina Mularoni, mamma di Michael, postate poche ore fa su Facebbok, non possono lasciare indifferenti nemmeno i cuori più freddi.
Chi resta ha il peso più grande da sopportare. Un figlio che se ne va fa “mancare l’aria per respirare“.
È necessario essere vicini più che mai alla famiglia, ai fratelli, in questo doloroso e difficile momento.
“Ieri sera in silenzio te ne sei andato lasciandomi un vuoto immenso, a modo tuo mi hai anche salutato…non so ora che farò non so come continuerò a vivere ma ti prometto che porterò avanti tutto ciò che prima di quel maledetto 15 agosto 2018 tu avevi detto voler fare per te e per noi . Mi mancheranno tanto i tuoi abbracci, mi mancheranno i tuoi… ma ti voglio bene…mi mancherai te per il figlio speciale che eri ora mi manca l’aria per respirare ma so che tu mi darai respiro. Miki sei e sarai sempre un figlio esemplare unico straordinario. La nostra vita non sarà più la stessa forse neanche più vita sarà ma te sei e resterai sempre nel nostro cuore nella nostra casa sarai sempre con noi. Siamo una splendida famiglia noi 5 e lo saremo per sempre. Ora da lassù veglia su di noi e proteggi come solo te sai fare Mattia e Nicholas. Sono fiera e orgogliosa di aver un figlio come te…con immenso amore mamma”.
Tutto il mondo del ciclismo, e non solo, sta pensando a Michael. Ecco il pensiero del toscano Mario Cipollini:
“Quando muore un giovane la sensazione che ci pervade e’ di uno sconforto così profondo e crea un vuoto dentro di noi, che non sarà mai più colmato.
Michael era uno della famiglia del ciclismo, e per cui il legame è ancora più forte e il vuoto più profondo.
Michael seguiva la sua passione, la sua strada e purtroppo l’imponderabile ce lo ha strappato di forza.
Ha continuato a lottare come un leone, come fanno sempre tutti i ciclisti, senza mollare mai, ha continuato a vivere la sua passione per il ciclismo, che lo faceva sentire ancora un corridore…perché una volta che lo sei, lo sei per sempre.
Ma purtroppo l’ultima salita gli e’ stata fatale questo maledetto Covid lo ha costretto al ritiro.
Voglio soltanto sognare che un giorno ci ritroveremo tutti in un gruppo infinito di corridori, campioni e non, per poter pedalare sulle strade del cielo, dove non ci sarà il patema della vittoria ma la bellezza della continua ed infinita pace e libertà. Ciao Michael”.