Il professor Andrea Crisanti, intervistato da Sky, ha parlato dell’attuale situazione in Veneto.
Zaia ha fatto male a non ascoltarlo più, come è noto ora ha come consulente l’esperto di Treviso dottor Roberto Rigoli.
Da cittadino Veneto, un po’ dentro l’ambiente, direi che avrebbe fatto bene a mantenere i rapporti, Crisanti purtroppo non ha mai sbagliato nelle sue analisi e previsioni, nel bene e nel male.
In Veneto, dice, 《sta succedendo qualche cosa che era già previsto, che la zona gialla non è in grado di contenere la trasmissione, una zona gialla calibrata sul numero dei posti in terapia intensiva e su altri 21 parametri.
È chiaro che la trasmissione è aumentata a dismisura perché non erano quelli i parametri giusti.
In più, il Veneto ha fatto un ampio uso dei tamponi rapidi che hanno una bassa sensibilità. Se vengono usati come mezzo di prevenzione … invece di una barriera metto una gruviera》.
Personalmente sono convinto che la chiusura delle scuole ridurrebbe la diffusione del virus, lo affermo in base ai contagi registrati in quell’ambito.
Alla domanda specifica il dottor Crisanti ci dice che 《l’apertura delle scuole non deve essere un dogma ma fatta sulla base dj dati. In questo momento non sappiamo se le scuole abbiano un impatto sulla trasmissione, se abbiano un impatto i mezzi pubblici, le mascherine, non sappiamo se le zone gialle, arancioni, rosse in coincidenza con le aperture delle scuole, ci danno gli stessi dati che ci hanno dato nel mese passato…. bisognerebbe aprire le scuole in un distretto scolastico in una regione gialla, arancione e rossa e vedere cosa succede》.
Ora arriva il vaccino, gli dice l’intervistatore, quando ne usciremo? Crisanti replica: 《se ne parla a settembre o ottobre se tutto va bene, nel frattempo abbiamo il problema di come arrivarci a settembre o ottobre. Credo che non è mai troppo tardi per creare un sistema di sorveglianza stile Taiwan, Corea, Singapore in grado si bloccare la trasmissione》.
Che inverno ci aspetta?
《Dio non voglia che ci prendo perché poi Crozza mi distrugge. Penso sarà un inverno difficile, non penso sarà un inferno ma fatto da alti e bassi. Sarà un un’inverno sulle montagne russe》.
Dovremo tutti tener a mente una cosa: al virus dell’economia interessa poco. La sua logica non è la nostra.