Come viene prodotto uno pneumatico?

Vittoria pneumatico
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Vi è tanta tecnologia dietro la produzione di uno pneumatico.

Abbiamo visionato il ciclo di produzione di Vittoria, ditta con sede a Brembate (Bergamo).

Quanto lavoro c’è dietro un tubolare Vittoria di alta gamma?

Vengono prodotti interamente a mano, dice Dario Aquaroli, si parte dalle fibre di cotone e dopo circa 100 passaggi di mano si giunge al prodotto finito.

Il ciclo di produzione impiega 5 giorni lavorativi in cui, ad ogni passaggio si effettuano controlli di qualità.

Ci sono tante ore di lavoro, materiali di prima scelta e tanta tecnologia.

La gomma viene acquistata dalla Thailandia, maggior produttore al mondo di questo prezioso materiale.

Viene miscelata con della gomma sintetica ed altri 100 componenti tra cui il Graphene, sostanza innovativa derivata dalla grafite.

Il Graphene, dichiarano a Vittoria, è il materiale più sottile conosciuto, ha lo spessore di un atomo, è un milione di volte più sottile di un capello. Il Graphene riduce del 4% il rischio di foratura e migliora del 5% il rotolamento e il vantaggio principale lo si ha grazie al miglioramento della tenuta di strada, specialmente sul bagnato.

La miscela prodotta viene trasformata in grosse fettucce che verranno distese e fatte raffreddare per 8 ore. Unendo 4 diverse tipologie di fettucce si andrà a creare il battistrada 4C, caratteristica unica delle gomme Vittoria.

L’azienda, che produce 8 milioni di pneumatici l’anno, ha costruito la fabbrica attorno ai macchinari.

Una volta prodotto il battistrada si deve unirlo alla carcassa: si stendono tutte le fibre di nylon su un grande tamburo rotante, le spalle vengono rinforzate e poi tutta la carcassa. Per ultimo vengono aggiunte le grafiche laterali.

L’atto finale è la vulcanizzazione che realizza il prodotto finito pronto per l’imballaggio.

Gli esperti di Vittoria dicono una cosa importante: le scanalature su un pneumatico da strada sono quasi puramente estetiche.

Nell’automobilismo servono per scaricare l’acqua ed evitare l’effetto acqua planning, in bici si è appurato che bisognerebbe viaggiare ad almeno 308 chilometri orari: impossibile!.

Un battistrada slick ha identica tenuta sul bagnato di uno con scolpitura, lo affermano senza mezzi termini gli addetti Vittoria.

Un dato importante emerge testando, con un’apposita macchina, la resistenza al rotolamento di copertoncini, tubolari e tubeless: secondo voi chi vince la sfida?

La vince il TubeLess con 16 Newton, per girare a 40 km/h, contro il copertoncino – 22 Newton, e il tubolare più performante 20 Newton.

Il TubeLess sarà la gomma del futuro? parrebbe di si.

Dietro un pneumatico c’è un gran lavoro e quindi il costo elevato ha una evidente giustificazione.