Casadilego, eccezionale!

Casadilego
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Sino a pochi mesi fa nessuno sapeva chi fosse Elisa Coclite, in arte Casadilego.

È una ragazza di 17 anni (è nata a Montorio al Vomano TE nel 2003) che ha stupito tutti dalla prima all’ultima puntata di X-Factor 2020.

Con le cover Kitchen Sink dei Twenty One Pilots, Xanny di Billie Eilish e A case of you di Toni Mitchell, Yesterday e il singolo Vittoria, ha trionfato nell’ultima difficile edizione.

È stata una delle ragazze dirette da Hell Raton, il giudice che ha guidato il team Under Donne.

Casadilego

Da dove deriva il suo nome d’arte? L’ha detto durante la trasmissione: È un omaggio ad Ed Sheeran, quella che lei considera la sua fonte di ispirazione, soprattutto la canzone “Lego House” del 2011.

Ma c’è ben altro: “Voglio essere come una casa di lego e sapere accogliere le cose nuove, perché ci portano in passaggi meravigliosi“. Queste le sue parole.

Le origini

Elisa Coclite è figlia d’arte, il padre infatti è Massimiliano Coclite, celebre jazzista apprezzato in tutto il mondo nonché insegnante di Jazz al conservatorio Casella di L’aquila.

La madre lavora nel mondo della musica ed è una apprezzata cantante.

Inizia giovanissima a studiare pianoforte, uno strumento che tutt’oggi la emoziona moltissimo, a nove anni inizia a studiare chitarra.

Anche se pianoforte e chitarra sono i suoi preferiti, dall’età di 8 anni suona anche il violoncello.

Debutta come cantante nel coro delle voci bianche del suo paese.

Vittoria stra meritata

Ha meritato di vincere, Elisa ha talento, doti naturali ben coltivate con tanto studio e pratica.

È realmente brava, non è un fenomeno mediatico costruito sul nulla, è sostanza che mi auguro non venga danneggiata da manager poco accorti.

Spero di sentirla per tanti anni, il suo canto può illuminare infiniti cuori.

Finalmente viene premiata tanta qualità e si è dato meno peso all’immagine.

Il video The Best of Finale Live

Aneddoto

A Montorio al Vomano ci sono stato la prima volta nel 2007. Tornavamo dalle vacanze in Puglia e decidemmo di andare a vedere le cascate delle Marmore.

All’altezza di Mosciano Stazione prendemmo la superstrada Teramo Mare A24 ma, in Val Vomano, l’auto si spense. La pompa della benzina si era rotta. Chiamammo il soccorso stradale che ci recuperò e ci portò proprio nel paese di Elisa.

Dovetti lasciare l’auto piena di cose e tornare a casa in treno dopo aver trascorso la notte a Giulianova Marche. La settimana successiva, tornai con l’altra auto a caricare tutto quanto avevo in baule: feci mille chilometri in giornata.

A distanza di un mese, quando l’auto fu riparata, tornai giù in treno per recuperare l’auto, andare a vedere le cascate e tornare a casa. Il tutto mi costò 1200 euro, ma mi diede l’opportunità di conoscere posti bellissimi che non conoscevo.

Qualche anno dopo, nel 2015, feci Rovigo l’Aquila in bicicletta e mi gustai sapori e fatica in tre giorni in sella. A proposito di sapori… quanti arrosticini che ho mangiato.

Da quelle parti vi consiglio un piccolo ristorante in un piccolissimo borgo: Tossicia.