Una premessa è indispensabile, non sono affatto maschilista tutt’altro, ho il massimo rispetto per il genere femminile.
Non ho mai comandato nulla con loro.
Detto questo, vorrei esprimere il frutto di una mia profonda meditazione fatta pedalando in solitudine.
Si, in bicicletta, quando scarichi la tensione della ennesima giornata di merda e inizi a pensare, riflettere, decidere.
La donna merita tutta la considerazione, da parte mia ce l’ha, ma da quando è a caccia della sua affermazione, della giusta parità dei diritti, sembra aver spinto a fondo sull’acceleratore ed aver fatto qualche curva di troppo a velocità impossibile.
L’effetto della spinta verso l’affermazione di sé, ha di fatto generato uno squilibrio che genera instabilità nei rapporti sociali tra i due generi.
Probabilmente inconsapevole, il genere femminile ha messo sotto pressione e destabilizzato l’equilibrio esistente e necessario per una efficace vita di coppia.
Tutta intenta nella sua impresa di emancipazione, esercita in maniera probabilmente inconsapevole, azioni, atteggiamenti che si traducono spesso e inequivocabilmente in violenze psicologiche.
È sempre più frequente la donna che guadagna più del compagno, la donna che pianifica la sua carriera ignorando la progettualità di coppia, la donna che fissa i paletti che l’uomo deve seguire.
Nel maggior numero di casi l’uomo soccombe, obbedisce e cammina a testa bassa.
Ha forse altre alternative al dire sempre sì!
In molti casi, sempre più in aumento, l’uomo arriva alla rottura dei maroni e fa la valigia, se prima non l’ha fatta lei.
Altri casi finiscono in maniera veramente drastica.
Viene troppo spesso a mancare la progettualità di coppia, gli obiettivi comuni, presi dal desiderio di realizzare se stessi, se stesse, non la coppia che si e deciso liberamente di formare.
Violenze psicologiche, continue, logoranti, persistenti, basate su cecità cronicizzata, esistono e regnano anche negli ambienti di lavoro.
È vero solo in parte che la donna non trova spazio in quel mondo. Nella pubblica amministrazione la donna è presente quanto e più dell’uomo in molte realtà. E spesso è proprio la donna ai vertici della PA.
Come si comporta? Beh! Potrei scrivere un libro più che un articolo. Un libro sulla spregiudicatezza, sull’ottusità e sulla cattiveria, ma anche su evidenti doti e capacità.
La realtà è che l’equilibrio è fondamentale, lo squilibrio porta sempre con sé tensioni anomale che finiscono in rotture spesso irreparabili.
Uomini e donne, che hanno scelto di essere coppia, dovrebbero ragionare, progettare da coppia.
A volte se lo ricordano troppo tardi e lui è già alle Maldive in quel momento.
Il genere femminile non è una razza superiore, come alcuni ipocriti dicono in tv, è una fantastica diversità indispensabile.