Intinerario 12 Imola, l’anello mondiale

Intinerario 12 Imola, l'anello mondiale
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Itinerario n. 12 pubblicato su La Voce di Rovigo di lunedì 28 maggio 2021

Oggi vi conduco su un itinerario utilizzato per assegnare le maglie di campione del mondo di ciclismo 2020 e per il campionato italiano uomini 2021.

Partiamo ed arriviamo a Imola, la città contesa dall’Emilia e dalla Romagna.

Un ottimo posto dove lasciare l’auto è il parcheggio dell’autodromo Dino&Enzo Ferrari sito in via Malsicura. In alternativa suggerisco quello antistante l’ingresso principale dove potete trovare il negozio di vendita e riparazione biciclette “Bike Passion”. Parcheggiare non è un problema, ve ne sono tanti in zona.

Intinerario 12 Imola, l'anello mondiale
Ingresso Autodromo

Raggiungiamo quindi la Rocca Sforzesca in Viale Aurelio Saffi che sarà il nostro splendido punto di partenza e di arrivo.

Intinerario 12 Imola, l'anello mondiale

Il percorso di oggi presenta alcune difficoltà altimetriche facilmente affrontabili con le e-bike o con un paio di scarpe comode nel caso si sia in difficoltà a far girare i pedali. Affrontatelo comunque, ne vale certamente la pena.

Come sempre vi raccomando di fare massima attenzione e di rispettare scrupolosamente quanto previsto dal codice della strada, di indossare il casco, occhiali protettivi e luci anteriore e posteriore.

Fatte le debite e dovute importanti premesse, partiamo per il nostro viaggio di 28 chilometri. Non è un giro lungo ma presenta un dislivello slm poco inferiore a 500 metri. I professionisti lo hanno percorso ben 5 volte all’ultimo campionato italiano e 9 volte al mondiale 2020.

Durante le gare è stata data la possibilità di percorrere un tratto della pista dell’autodromo, noi lo vedremo dall’esterno e dal Parco delle Acque Minerali, sarà fantastico comunque (in alcune giornate è possibile entrare in bici e/o a piedi).

Dal parco della Rocca iniziamo il nostro viaggio percorrendo viale Aurelio Saffi in direzione est. Giunti alla prima rotatoria, svoltiamo a sinistra e poi a destra e pedaliamo su viale Domenico Rivalta, siamo nel centro storico.

All’incrocio svoltiamo a destra per via Giuseppe Mazzini e poco dopo a sinistra per via G.M. Zappi. Rimaniamo su questa strada sino alla rotatoria dove imbocchiamo la prima uscita, via Carlo Pisacane. Alla successiva rotatoria proseguiamo dritti, oltrepassiamo il fiume Santerno e, dopo il ponte, svoltiamo a destra in via Santerno. Tale strada diventa via Rivazza: siamo nei pressi della “Curva Rivazza” posta alla nostra destra.

Al prossimo incrocio oltrepassiamo via dei Colli e proseguiamo per via Bergullo. La strada è in leggera ascesa, alleggerite il rapporto, cercate di pedalare in agilità ciò vi terrà lontani dalla formazione dell’acido lattico. Dopo circa 4 chilometri da “Curva Rivazza“, si lascia via Bergullo svoltando a sinistra in via Lola, inizia qui un tratto di discesa panoramica veramente affascinante e riposante.

Un chilometro dopo la svolta, affrontata un ampia curva a sinistra, inizia “Mazzolano” il primo dei due strappi impegnativi di giornata: in 2,8 chilometri superiamo 160 metri di dislivello. Il primo tratto è quello più impegnativo, affrontatelo con cautela e, se necessario, mettete pure il piede a terra, fate abbassare un po’ la frequenza cardiaca e ripartite. La strada è stretta, l’asfalto buono ed è poco trafficata. Raggiunta la vetta siamo a 10 chilometri dalla partenza e a 18 dall’arrivo.

Inizia qui la nostra picchiata verso la bellissima cittadina di Riolo Terme, circa 2 chilometri di discesa.

Attraversato il centro abitato, tutto da osservare e gustare, oltrepassiamo il fiume Senio e, svoltando a destra, pedaliamo su viale Firenze per 2,5 chilometri. In località Isola – Gallisterna si svolta a destra e si imbocca Sp65: inizia qui la seconda ed ultima ascesa.

La “Gallisterna” conta 2,7 chilometri di cui, 1,3 al 10,4% e con una punta massima del 14%. Non prendete paura, la bellezza ci ricompensa della fatica.

Una volta scollinato siamo a circa 17 chilometri dalla partenza, affrontiamo un tratto panoramico ondulato e poi discesa sino al 20° chilometro. Qui affrontiamo un piccolo strappo in salita e poi è praticamente discesa sino all’arrivo di Imola.

Intinerario 12 Imola, l'anello mondiale

Al 24° chilometro circa siamo di nuovo nei pressi dell’autodromo, tra la “Curva Tosa” e la “Curva Piratella” (qui possiamo attraversare il parco, vedi mappa). Proseguiamo sino a quest’ultima dove ci immettiamo in via Tazio Nuvolari. Pedaliamo sino ad incrociare, sulla nostra sinistra, via Luigi Musso dove svoltiamo, poi via Galli che percorriamo sino a raggiungere piazzale Ayrton Senna.

Attraversiamo poi il ponte “bianco” sul Santerno e sull’altra sponda imbocchiamo la ciclabile alla nostra sinistra in via Luigi Pirandello.

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Imola Ponte “bianco”

Alla prima rotatoria rimaniamo su via Pirandello mentre, alla seconda, svoltiamo per viale Francesco D’Agostino. Poco dopo, a destra imbocchiamo via Saffi e giungiamo all’arrivo. La zona è bellissima, vi sono dei tratti adiacenti l’autodromo che permettono di osservare la pista.

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Autodromo Dino&Enzo Ferrari – Imola

Il Parco delle Acque Minerali è frequentato da pedoni e dalle mtb e al suo interno vi sono i monumenti dedicati rispettivamente a Gilles Villeneuve e Ayrton Senna, deceduto qui dopo un incidente di gara il primo maggio 1994.

Se vi restano energie, fate il giro del centro storico e tornate nel parco dell’autodromo, perlustratelo tutto.

Questo percorso diventerà, così dicono le autorità locali, un percorso stabile in quanto verrà affissa segnaletica adeguata che lo renderà individuabile da chiunque.

Date gambe ai pedali!

Ps. il percorso descritto è puramente indicativo e descritto in base all’esperienza personale e ai dati rilevati dagli strumenti cartografici prodotti da terzi (Ciclocomputer, mappe Google, Garmin Connect)

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