Itinerario n. 14 pubblicato su La Voce di Rovigo di lunedì 12 luglio 2021
Quest’oggi vi propongo un itinerario Veneto (The Land of Venice),più precisamente nella terra detta pedemontana.
E’ un ottimo giro da fare tutto l’anno anche più volte consecutivamente. Non è difficile e può essere sia un tour panoramico che un ottimo allenamento per principianti e per professionisti.
Il circuito della “Rosina”, che tra poco andrò ad illustrare, è stato sede dei Campionati Italiani Uomini Elite 2020.
Punto di partenza ed arrivo la splendida città degli scacchi e delle ciliegie, Marostica (visitate la fortezza e la piazza degli Scacchi).
Potete lasciare l’auto nell’ampio parcheggio a ridosso delle mura del castello, da qui ci dirigiamo verso ovest.
Come sempre vi raccomando di fare massima attenzione e di rispettare scrupolosamente quanto previsto dal codice della strada, di indossare il casco, occhiali protettivi e luci anteriore e posteriore.
Pedaliamo per via 4 Novembre sino all’incrocio con via Monteferro direzione “Pianezze”. Giunti in questa località proseguiamo lungo una stretta strada in salita a tornanti sino a giungere a “San Luca”.
Continuiamo l’ascesa sino al paese di “Crosara di Marostica”, li svoltiamo a destra e imbocchiamo la Sp71 via Pedalto, svoltando a sinistra si sale sull’altipiano di Asiago. Torniamo quindi giù verso Marostica ma, all’incrocio con via Solarola, svoltiamo a sinistra e ricominciamo a salire.
Siamo sul percorso del Campionato Italiano 2020, esattamente in direzione “Valle San Floriano”, ai piedi della salita della “Rosina”, famosa per i ciclisti della zona e non solo (l’hanno scalata per ben 12 volte prima di volare verso il traguardo posto a Cittadella).
In cima vi è un noto Ristorante e Hotel “La Rosina”, sorto nel 1917.
Ha una storia lunga più di un secolo “… nasce con una ragazza altruista dai capelli mori e i grandi occhi verdi: Rosina”. Offriva qualche scodella di minestra ai soldati che salivano e scendevano dall’Altipiano di Asiago durante la Prima guerra mondiale. Erano giovani spauriti, ricorda il marito Nardi, muratore emigrato in quegli anni in Argentina per mantenere i figli.
Il loro desiderio era continuare a prendersi cura delle persone dando loro buon cibo. Nel 1917 all’attività del “casoìn” di generi alimentari si andò ad affiancare un’osteria casalinga fatta di piatti succulenti e buon vino di càneva. Oggi, la Rosina è un eccellente ristorante e un hotel lussuoso.
Li, nei pressi, vi è una cappella dedicata ai ciclisti che sono grandi frequentatori di questa zona.
Proseguiamo il viaggio lungo via Marchetti sino ad immetterci sulla Sp72. Svoltando a sinistra si sale verso Asiago, noi invece svoltiamo a destra e scendiamo sino a Bassano del Grappa. Qui è obbligo visitare il lungo Brenta, il ponte degli Alpini, le piazze, la via dei Martiri ecc.
Da Bassano del Grappa torniamo verso Marostica, le indicazioni stradali sono chiare, impossibile sbagliare (le montagne rimarranno alla vostra destra e la pianura a sinistra).
E’ un circuito di circa 34 chilometri con due belle salite per un totale di circa 540 metri di dislivello. Chi vuole allenarsi lo può percorrere più volte, così facendo, diventa impegnativo sia come dislivello che come distanza percorsa. Si possono fare “ripetute”, si può spingere lungo le rampe per “fare gamba”, si può assolutamente gustare lo splendido paesaggio e fare una bella degustazione di piatti tipici.
Le varianti possibili sono moltissime, quella appena descritta è fattibile con qualunque tipo di bicicletta.
A voi la scelta, gambe ai pedali!
Ps. il percorso descritto è puramente indicativo e descritto in base all’esperienza personale e ai dati rilevati dagli strumenti cartografici prodotti da terzi (Ciclocomputer, mappe Google, Garmin Connect)