Jacopo Mosca è stato vittima di un bruttissimo incidente durante la prova a cronometro dei campionati italiani di Imola.
A tre mesi di distanza da quel triste giorno Jacopo torna a correre a fianco del suo capitano Vincenzo Nibali.
Assieme al team ha deciso di ripartire il 28 settembre nella prima tappa del Giro di Sicilia.
Se lo era imposto, voleva tornare ad attaccarsi il numero entro l’anno e c’è l’fatta. La sua stagione 2021 per tutti sembrava chiusa ma non per lui.
Lui, come tutti quelli che desiderano diventare un ciclista professionista, sa benissimo che le cadute sono parte del mestiere e che ci si può fare anche molto male.
In un tratto di discesa, a oltre 70 km/h, Jacopo ha sbagliato ad impostare una curva .
Per non perdere il controllo e sbattere contro il muro, ha cercato di ridisegnare la traiettoria.
“Ho capito subito l’errore e ho cercato di rimediare con una manovra innaturale. La ruota anteriore si è bloccata e sono volato in aria, cadendo a terra come un sacco».
Al seguito del campione piemontese c’erano il DS Paolo Slongo e il General Manager Luca Guercilena.
Trasportato in ospedale il referto ha evidenziato tutta la gravità di quanto accaduto: pneumotorace bilaterale, frattura della clavicola e della scapola destra, frattura di otto costole, trauma cranico, frattura dei processi spinali di tre vertebre e dei processi trasversi altri due.
Jacopo è uno di quelli che sanno pure che è possibile trasformare le cadute in opportunità di crescita.
Il suo pensiero era uno solo, tornare in corsa il prima possibile.
Disse Jacopo Mosca: “Il TT avrebbe segnato la fine della prima parte della mia stagione. Ho terminato il Giro d’Italia in buone condizioni e la Route d’Occitanie con due podi. Il piano era fare una pausa e poi mi aspettavano una serie di gare importanti. Avevo parlato anche con l’allenatore della nazionale italiana Cassani per l’Europeo. Ero molto contento della mia stagione, pensavo potesse essere la mia migliore da professionista. Quindi, anche se ero immobile a letto, non volevo rinunciare a quel pensiero. Poi, con il passare dei giorni, ho dovuto affrontare la cruda realtà. L’unica ambizione che potevo coltivare era quella di appuntare il numero almeno una volta entro la fine dell’anno. Altrimenti dovevo pensare alla prossima stagione“.
Guercilena è più che soddisfatto del lavoro svolto sino ad oggi da Jacopo tanto da rinnovargli il contratto sino a tutto il 2023.
“Abbiamo deciso di aggiornare e prolungare il contratto fino al 2023 durante la Corsa Rosa, e ora lo abbiamo firmato. Lo abbiamo fatto non perché ce lo chiedesse, ma perché se lo merita. Ci sono solo corridori affidabili e di valore come lui in giro, quindi lo teniamo stretto”.
Jacopo lo sostenni molto quando la Wilier Triestina di Citracca e Scinto lo lasciarono appiedato, aveva dato molto anche in quel team ed era inspiegabile per me quella situazione.
Vinse anche la classifica a punti della Tirreno Adriatico ma non bastò a convincere i manager.
Certamente oggi, nella TREK-SEGAFREDO è tutta un’altra storia.
Vai Jacopo Mosca è il momento di ripartire.
Sono felice per l’amico che torna a fare ciò che ama.