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Poco più di un anno fa, dopo il ritiro dal Giro d’Italia, Giovanni Visconti rispose a qualche nostra domanda e soprattutto ci parlò di Michele Scarponi.
L’indomani della Granfondo a lui dedicata riprendo e pubblico quelle parole.
Uno stralcio dell’intervista
Giovanni Visconti, hai terminato da poco il Giro d’Italia, cosa stai provando?
Incredibile quanto mi manchi il Giro d’Italia !
Quando sei lì a soffrire pensi solo a finire il prima possibile, certi momenti ti sembrano quasi disumani ma quando poi sei a casa (al caldo sul divano) ripensi a quegli istanti e non vedi l’ora di riviverli!
Il giorno che hai dovuto ritirarti avevi detto:
Come dicevo ieri, è stato comunque bello. Adesso torno a casa a fare un po’ il papà.
Ne ho tanto bisogno. Grazie di cuore a tutti per i tanti messaggi d’affetto che mi avete rivolto .
È più che evidente che sei e sarai sempre un ciclista. Cosa pensi dei tifosi in generale e dei tuoi che ti hanno acclamato lungo le strade d’Italia?
Il tifoso , quello vero , sogna…
Il tifoso , quello vero , gioisce …
Il tifoso , sempre quello vero , è il primo a consolarti se le cose vanno al contrario di come ti aspettavi .
Cosa vorresti dire a Michele Scarponi, tuo amico ed ex collega?
Da quando sei scattato per l’ultima volta qui dietro solo sconforto. Non ti sei più voltato e con te hai portato via l’anima del gruppo.
Ci chiediamo il perché di questa lunga fuga solitaria. L’unica cosa bella di tutto questo è che ti pensiamo sempre col tuo stupendo sorriso che ci tirava su in un istante .
Buon compleanno amico nostro.