E’ ormai consuetudine oltrepassare il confine nazionale per i ritiri in preparazione della stagione futura.
Ben 18 team World Tour su 18 se ne andranno in Spagna, sono lontani i tempi in cui tanti si sistemavano negli alberghi della Liguria.
Tra dicembre e gennaio tutti si trasferiranno ove il clima è più mite e dove, come afferma Marco Scarponi, si cura maggiormente la sicurezza dei ciclisti.
In un post della Fondazione Michele Scarponi, afferma che “La Spagna ha avviato da tempo una politica della sicurezza stradale e mobilità sostenibile che coinvolge sia le strade urbane che extraurbane.”
L’Astana, con Vincenzo Nibali, pedalerà ad Altea, Filippo Ganna e la Ineos saranno a Maiorca.
Giuseppe Martinelli, intervistato da La Gazzetta dello Sport ha affermato chiaramente che la Spagna offre non solo prezzi competitivi ma soprattutto un rispetto per i ciclisti che altrove non c’è.
“Difficile trovare qualche automobilista che suoni il clacson quando si esce in allenamento – continua Martinelli – Le auto sono abituate alla nostra presenza e sorpassano solo quando c’è la linea tratteggiata, inoltre, il metro e mezzo di distanza dalle bici viene rispettato.”
L’altro punto a favore della Spagna è nella qualità delle strade, dice Martinelli, sempre ben asfaltate, quasi perfette. Solo l’Astana porterà in Spagna 80 persone, e li hanno sviluppato un vero sistema turistico in grado di ospitare grossi numeri in totale confort.