La Liguria in bici – Itinerario Civezza
L’itinerario di InGiroNews di questa settimana si svolge in Liguria.
Partiamo da Santo Stefano a Mare in provincia di Imperia per tornarvi dopo aver percorso circa 44 chilometri.
Uscito dalla mia stanza presso l’Hotel Best Western Anthurium, direttamente sulla nota ciclabile che unisce San Lorenzo al Mare con Ospedaletti, mi sono diretto a San Lorenzo al Mare. Dopo 5 chilometri sono giunto alla vecchia stazione, li ho attraversato la SS 1 Aurelia e ho svoltato a sinistra per salire verso Civezza.
Ho raggiunto il borgo dopo aver pedalato lungo Via Civezza (SP 44) per circa 4 chilometri tutti in leggera salita.
La strada è panoramica, l’asfalto in buone condizioni e sempre vista mare.
Dopo una breve visita nel centro del paese ho proseguito il mio viaggio in direzione Passo Santa Brigida.
Appena uscito dal paese dalla stessa parte da cui sono entrato, ho svoltato a sinistra per proseguire l’ascesa. Il cartello turistico indica 6,2 chilometri al passo ed è veritiero. Da qui in poi il manto stradale non è più perfetto, bisogna fare un po’ di attenzione. La sede stradale e stretta e vi sono pochi parapetti, nonostante questo è praticabile con qualunque tipi di bici.
Poco dopo aver lasciato Civezza si incontra un bivio ove sorge l’Oratorio dedicato alla Madonna delle Grazie.
Passando davanti alla stessa, ho svoltato a sinistra lungo la SP 79, si continua a salire per altri 4 chilometri sino al passo Santa Brigida: dire che il paesaggio che si vede lungo la strada è fantastico è poco. E’ anche vero che quello che si gusta e si prova è puramente soggettivo. Un consiglio ve lo do, mettete in funzione tutte le vostre periferiche di input per assaporare bisogna essere predisposti.
La cappella di Santa Brigida è posta proprio in corrispondenza di un incrocio di vie sia stradali che pedonali. Da qui infatti partono alcuni sentieri da fare a piedi o anche in MTB per chi ha gambe e sa destreggiarsi bene su terreni impegnativi: Monte Faudo a quota 1149 metri slm; Monte Follia a 1031 metri slm e il Casone dei Partigiani a 835 metri slm.
Il nostro itinerario prosegue in discesa sulla SP 43 che attraversa le frazioni di Trincheri, Bellissimi e Costa Carnara.
Ho continuato a scendere con massima prudenza verso Dolcedo, la strada è buona, non mancano però buche e tratti bagnati. Il pericolo maggiore è la sede stradale stretta, bisogna fare attenzione nei tornanti, se incrociate auto in salita lo spazio che resta è molto limitato. Per un tratto si passa in mezzo ad una verdissima vegetazione, si è veramente immersi nel bosco e il mare è la davanti.
Dolcedo è un bellissimo paese, vi consiglio di fermarvi a metà del ponte nei pressi dell’Oratorio di San Lorenzo, e di guardare verso monte: è una vera immagine da cartolina.
Al di la del ponte ho svoltato a destra e dopo qualche scatto in una posizione Top, ho proseguito in direzione Imperia. Ho raggiunto l’Aurelia in località Porto Maurizio dopo circa 7 chilometri, da qui ho svoltato verso destra in direzione Sanremo.
L’ho percorsa con il mare alla mia sinistra sino a San Lorenzo al Mare dove, svoltando di nuovo a destra ho iniziato a salire vero Costarainera e Cipressa, la salita più significativa della Milano-Sanremo, gara di 300 chilometri considerata “la classica di primavera”.
A Costarainera, alla rotatoria, lasciate per un attimo la SP 47 e addentratevi nel piccolo borgo, ve lo consiglio, poi proseguite per Cipressa, sono uno attaccato all’altro.
Da li sono sceso verso Santo Stefano al Mare non senza ammirare il bellissimo murales di Jori e Gioia posto in curva lungo la discesa. Tornato sull’Aurelia ho imboccato la ciclabile in direzione Sanremo ed ho proseguito sino all’Hotel da cui sono partito.
E’ un giro di circa 44 chilometri vista mare, tra borghi caratteristici, salite affrontabili senza grosse difficoltà, immersi nella storia e nella natura, nella vegetazione e nella cultura.
Una immersione poetica, artistica, ciclistica, che ognuno di noi può arricchire con la propria capacità di cogliere i messaggi trasmessi da madre natura ed emozionarsi. Fondamentale è la propria capacità corporea di ASCOLTO.
Se un tale percorso non vi fa provare nessuna emozione, il blocco è in voi non in quello che vi circonda.
Civezza è un antico borgo medioevale fondato nel 11° secolo da tre esuli veneziani: Arrigo, Ricca, Dolce. Fu saccheggiato dal pirata Dragaut la notte del 7 agosto 1554. Oggi conta meno di 600 abitanti, ci troviamo nella provincia di Imperia. Clima temperato, asciutto e con molto sole, tipico della Liguria di ponente.
I principali monumenti da visitare sono la Chiesa parrocchiale del 16° secolo e le 5 torri saracene di avvistamento. E’ una zona tipica per la produzione di olio extravergine di oliva e vino Vermentino DOC.