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Una mano sugli occhi, di Niccolò Fabi 2016

Niccolò Fabi
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Non sono uno che guarda i vestiti, l’apparenza, tantomeno quando si parla di musica, di testi delle canzoni.

Ci sono brani dei Maneskin che mi piacciono a prescindere da loro e dal loro modo di mostrarsi al grande pubblico.

I performer non mi attraggono, un cantante lo valuto per la musica, per i testi, per l’interpretazione. Potrei tranquillamente ascoltare un Festival di Sanremo alla Radio o, come fanno in certe trasmissioni, con l’interprete nascosto e che si rivela solo ad esecuzione conclusa, dette blind audition.

Ognuno di noi ha un proprio concetto di musica, ha i propri gusti che sono legati alla sensibilità individuale, all’esperienza di vita, alla formazione e soprattutto al cuore, a ciò che abbiamo dentro a ciò che coltiviamo ciò che curiamo.

La musica e le canzoni a me piacciono quando mi raccontano una storia, quando mi aiutano a capire, a crescere, a vivere, a condividere emozioni amore e impegno. Quando sono da stimolo.

Molti hanno paura e definiscono triste malinconica e dolorosa certa produzione musicale.

Non penso così anzi sono convinto che molti di costoro hanno il terrore e la paura di essere toccati e di emozionarsi, hanno il timore di mettersi in gioco e di lasciarsi trafiggere sino nel profondo.

Temono di essere troppo fragili difronte a certe situazioni e problematiche.

La musica che amo è quella che mi racconta, che narra, che trasmette, che dà stimoli, che ha qualcosa da dire da dirti e da cui trarre energia e nella quale ritrovare la tua storia e parte della tua umanità.

Una mano sugli occhi” è il titolo del brano che occupa la sesta traccia dell’album “Una somma di piccole cose” pubblicato nel 2016.

Una canzone d’amore per chi ama mantenendo i piedi per terra. Un brano che focalizza il vero amore, quello lontano dal momento di estasi, dal cosiddetto innamoramento, che segue immediatamente lo scoccare della scintilla.

Quel fuoco che arde, che illumina tutto di una luce che nasconde ogni imperfezione, ogni lato buio, rende tondi e morbidi tutti gli angoli è destinato ad affievolirsi e spegnersi.

Accade sempre, è inevitabile e al suo posto lascia o cenere, fine del rapporto, o Amore quello che racconta Niccolò Fabi in questo brano.

Si inizia a conoscersi, ad imparare pregi e difetti dell’altra persona che ci sta accanto, non più una divinità dei primi istanti, ma la persona vicina, la persona amata per tutta la vita.

La persona con cui “rimanere svegli” nei momenti difficili e di assopimento dei rapporti.

Quella raccontata da Niccolò Fabi è una persona silenziosa, una che non parla mai (assomiglia molto a quella che mi sta accanto da circa 34 anni), una persona capace di “Insegnare il silenzio in tutte le lingue del mondo“.

La canzone celebra la persona che ci sta accanto, che sa tutto di noi, pregi e difetti, errori e buone azioni, che conosce il nostro mondo, i nostri successi e le nostre cadute, persino i tradimenti.

Non è più baci sotto il portone“, non è più la fiamma iniziale è Amore, “la mano sugli occhi prima del sonno“.

E’ la storia di tutti noi, di tutti coloro che condividono la vita con l’altra persona, di tutti coloro che allo spegnersi del fuoco iniziale non buttano tutto, perché l’Amore non è solo passione, non è solo sentimento, non è legato ad una immagine surreale della persona che ci sta accanto. Amare è impegno, è saper apprezzare, godere, condividere con l’altra persona il bene e il male, perché nessuno è perfetto ma il vero Amore ti ci può far avvicinare alla perfezione.

Una persona a me cara dice sempre a tutti: non sposatevi mai durante l’innamoramento!

Una mano sugli occhi (testo)

E non pensare che poi tutto capiti a noi
È solo un piatto di spine
Ma tu sai cos’è, tu sai come
avvicinarsi al confine

Sarà più facile in due rimanere svegli

Cosa ti aspetti dal sole
Tu non parli mai
Ma ciò che vuoi
è solo un giorno normale

Tu insegni il silenzio
In tutte le lingue del mondo
Io scrivo d’amore
ma poi mi nascondo

Mi hai visto correre nella pioggia
Inseguire un giornale in spiaggia
Una ricongiunzione
la mia assoluzione

È questo che sei per me, uhh
Questo sei per me, uhh, uhh
Quello che tu sei per me
Quello che tu sei per me

Mi hai visto grasso toccare il fondo
Hai visto tutte quelle cose di cui io mi vergogno
Hai fatto finta di non vedere quando tradivo, giocavo e imbrogliavo
Ma io so perché, sì so perché

Ancora adesso stringiamo i pugni e non ce ne andiamo da qui
Conosci tutti quelli che amo
La loro vita e la mia
Alcuni li hai visti arrivare
Altri andarsene via

Non è più baci sotto il portone
Non è più l’estasi del primo giorno
È una mano sugli occhi prima del sonno

È questo che sei per me
Questo sei per me
Quello che tu sei per me
Quello che tu sei per me
Questo sei per me

Il video

Gli altri brani dell’album: Una somma di piccole cose del 2016

  1. Una somma di piccole cose – 4:45
  2. Ha perso la città – 3:24
  3. Facciamo finta – 3:51
  4. Filosofia agricola – 4:33
  5. Non vale più – 5:25
  6. Una mano sugli occhi – 5:36
  7. Le cose non si mettono bene – 3:42
  8. Le chiavi di casa – 5:12
  9. Vince chi molla – 2:54

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Costruire

Ecco

A prescindere da me

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