San Martino del Carso – Itinerario 44

SAN MARTINO DEL CARSO
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L’itinerario che vi sto per raccontare ha come punto di partenza una meta balneare a cui sono legato dal 1998. Sto parlando di Sistiana, località alle porte di Trieste.

Terminerà a Palmanova, provincia di Udine, la città murata della stella a 9 punte.

Passeremo per parte del Carso, raggiungeremo San Martino del Carso e Monte San Michele, famoso in Italia e nel mondo grazie ad una breve e profonda poesia di Giuseppe Ungaretti.

Arruolato e mandato al fronte, proprio in quel luogo combatté per lunghi e dolorosi mesi.

Costeggeremo un tratto del fiume Isonzo, “Fiume sacro ai popoli d’Europa“, che tanti morti vide galleggiare sulle sue acque.

È ora di partire, prepariamoci in riva al mare, riempiamo i polmoni di iodio e iniziamo subito in salita. Non preoccupatevi, ne abbiamo di ascesa ma nulla di difficile.

Lasciamo il porticciolo pedalando sulla SP 3 per 2,5 chilometri e ci portiamo sulla SS 14, Monfalcone-Trieste.

Svoltiamo a sinistra e ci dirigiamo verso Monfalcone.

Al 6° chilometro, alla nostra sinistra possiamo ammirare il monumento dedicato ai “Lupi di Toscana“. È il nome dato al 78° reggimento fanteria (1862-2008) distintosi anche in quella zona di confine durante il primo conflitto mondiale.

Poco dopo, svoltiamo a destra e imbocchiamo la SR 45 direzione Gorizia. Si sale senza grosse pendenze per circa 3 chilometri. In località Jamiano lasciamo la regionale e ci immettiamo in via Ivan Trinko posta alla nostra sinistra. Dal 14° chilometro si ricomincia a salire sino a Marcottini.

Dal 18° chilometro ancora ascesa sino a San Martino del Carso e da qui, per altri 2 chilometri, sino alla vetta di Monte San Michele. Abbiamo percorso sino ad ora circa 23 chilometri.

Su questa vetta è transitata la carovana del Giro d’Italia 2021, la 15° tappa Grado – Gorizia.

Lasciamo il sito monumentale scendendo dalla parte opposta di dove siamo saliti. E’ tutta discesa sino alla località di Peteano, situata lungo la sponda del fiume Isonzo. All’incrocio svoltiamo a sinistra sino a raggiungere Sagrado (circa 5 chilometri pianeggianti).

Imbocchiamo la SR 305, oltrepassiamo il fiume e Gradisca d’Isonzo, seguiamo le indicazioni per Palmanova che dista da qui circa 16 chilometri pianeggianti. In questo tragitto troviamo anche dei tratti di ciclabile che è buona cosa utilizzare.

Prima della meta conclusiva attraversiamo Romans d’Isonzo, Versa e il fiume Torre. Lungo via Borgo Piave a Visco passiamo davanti a quello che era un campo di concentramento. Dal febbraio al settembre del 1943 vi vennero internati molti civili della ex Jugoslavia, qui vissero e morirono in tanti.

Giunti alle porte di Palmanova ne approfittiamo per percorrere un po’ delle vie ciclabili sterrate presenti attorno alle mura. Per gli amanti del ciclocross e della mtb è un vero parco di divertimento.

Il nostro viaggio si conclude dopo aver percorso 50 chilometri, poco meno di 500 metri di dislivello e, soprattutto, dopo aver fatto un tuffo nella nostra storia.

Giuseppe Ungaretti, San Martino del Carso

Porto sepolto (Udine, Stabilimento Tipografico Friulano 1916).

Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro

Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto

Ma nel cuore
nessuna croce manca

È il mio cuore
il paese più straziato

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