E’ da inizio marzo che dall’Italia partono aerei cargo militari con destinazione Polonia.
Decollano principalmente da Pisa e da Pratica di mare e percorrono praticamente sempre la stessa rotta, evitando l’Ungheria, sino ad atterrare a Rzeszow, città a circa 100 chilometri dal confine tra Polonia e Ucraina.
Si parla di aiuti umanitari ma non si esclude affatto che quei container volanti contengano anche armi per l’esercito ucraino.
L’ultimo volo è proprio di questa mattina, si tratta di un Lockheed C-130 Herculess dell’Aeronautica Militare Italiana, decollato da Pisa alle 12.02 è atterrato nella cittadina polacca poco dopo le 14.00 ora italiana.
Ha effettuato una breve sosta, infatti è decollato nuovamente verso le ore 15.20 ed è rientrato in Italia seguendo sempre la stessa rotta. In questi minuti, mentre scrivo, sta sorvolando proprio la città in cui mi trovo in Veneto. Viaggia ad una quota di 28 mila piedi (8534 metri) e ad una velocità pari a 389 miglia/h (626 km/h).
A suffragare l’ipotesi che si trasportino anche armi è il fatto che non sorvolano mai l’Ungheria, Budapest ha infatti negato il passaggio di aiuti militari sul proprio spazio aereo. Lo riporta il Messaggero in un articolo del 31 marzo 2022.
Nella zona di atterraggio, non distante dal confine ucraino, si registra anche una certa attività di volo di mezzi americani, soprattutto elicotteri del tipo Sikorsky UH-60M Blackhawk.