Le tappe 20 e 21, ultime di questo Giro d’Italia 2022, sono state conquistate da due giovani italiani, rispettivamente: Alessandro Covi e Matteo Sobrero.
Si conclude così la 105° edizione della corsa rosa, con l’incoronazione di Jai Hindley seguito da Richard Carapaz e Mikel Landa. Appena giù dal podio troviamo il primo degli italiani, un bravissimo Vincenzo Nibali che a 38 anni ha saputo tener testa ai campioni rivali.
Dovrebbe essere l’ultimo Giro dello squalo di Messina, almeno stando alle annunciate dimissioni non irrevocabili.
E’ stato un Giro che non ha quasi visto una goccia d’acqua per tutto il suo percorso, giornate molto calde e 50.500 metri di dislivello. Qualcuno lo ha giudicato troppo duro, qualche altro noioso, altri ancora – vedi Mario Cipollini – lo quasi totalmente demolito. Personalmente l’ho trovato bello, paesaggi incantevoli e percorso a medie altissime.
Ci ha pensato un Van der Poel attaccante a renderlo ogni giorno entusiasmante. Ci hanno pensato molti giovani che si sono involati verso il traguardo dando vita alle numerose fughe, alcune giunte in porto. C’è stato il guizzo del velocista Alberto Dainese a lasciare di stucco tutti i velocisti in gara. Una bella tappa vinta anche da Stefano Oldani, ci ha fatto ipotizzare che il giovane potrebbe puntare alle classifiche generali di grandi giri.
Bella vittoria a Cogne di un uomo di giornata quale si è dimostrato Giulio Ciccone. Da quel giorno ci ha sempre provato andando in fuga ma è molto distante, troppo distante ancora, da qualunque altro uomo da grandi Giri.
Abbiamo sognato con Domenico Pozzovivo, rimasto a lungo nelle prime posizioni della classifica a pochi secondi dal leader. Sia lui, 39 anni, che Alejandro Valverde – 42 e Nibali – 38, hanno dimostrato ai giovani che pellaccia dura hanno.
A renderlo incerto ci hanno pensato i primi della classifica, con pochi secondi uno dall’altro sino agli ultimi 2,7 chilometri del passo Fedaia.
Soprattutto lo hanno reso spettacolare tutti i tifosi lungo le strade.
E’ sempre possibile fare di meglio, certo! Quello che è impossibile è accontentare tutti.
Anche questa corsa è terminata ma state pronti che tra pochi giorni si riparte con la Adriatica Ionica Race.
Il ciclismo è uno sport dove tutti gli sportivi vincono: si applaude dal primo all’ultimo, nessuno escluso. Nessuno insulta nessuno
1° Jai Hindley; 2° Richard Carapaz; 3° Mikel Landa; 4° Vincenzo Nibali; 5° Pello Bilbao Lopez Armentia