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Sul traguardo di Prato della Valle a Padova si è conclusa in volata l’edizione 2022 del Giro d’Italia donne.
La volata finale è stata vinta da Chiara Consonni (VALCAR – 24 giugno 1999) davanti a Rachele Barbieri (LIV – 21 febbraio 1997) ed Emma Cecilie Bjerg (MOVISTAR – 26 luglio 1999).
Chiara è stata la più veloce oggi e sappiamo bene di che pasta è fatta.
Quarta posizione per la splendida campionessa del mondo Elisa Balsamo (TREK-SEGAFREDO – 27 febbraio 1998). Quinta è arrivata Sofia Bertizzolo (UAE TEAM – 21 agosto 1997) e nona Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling – 5 novembre 1999).
Il Giro rosa 2022 è stato vinto da Annemiek Van Vleuten (MOVISTAR) davanti ad una bravissima Marta Cavalli (FDJ – 18 marzo 1998) che ha tentato in tutti i modi di salire sul gradino più alto del podio. Terza Mavi Garcia Canellas (UAE).
Sono state 10 tappe tiratissime, corse sotto un sole cocente nelle ore di punta, gli arrivi sono sempre stati attorno alle 14.00, 14.30.
Il ciclismo femminile è in netto rialzo, il Giro donne è stato trasmesso in più di 200 paesi nel mondo. Le ragazze sono state seguite dai vari bus e mezzi tecnici alla pario degli uomini.
Il movimento ciclistico femminile italiano sta dando i risultati solo sperati tra gli uomini. Abbiamo Elisa Balsamo, la campionessa del mondo che vince volate ovunque battendo anche la Vos. Abbiamo Marta Cavalli, ancora giovanissima, che si distingue tra le migliori al mondo nelle gare a tappe. Sia Vos che Van Vlauten sono a fine carriera, mentre le nostre hanno ancora diversi anni davanti.
Quarta della generale è arrivata la vincitrice della prima Parigi- Rubaix, Elisa Longo Borghini (TREK-SEGAFREDO – 10 dicembre 1991), campionessa italiana a cronometro. Purtroppo non ha avuto una buona giornata nella tappa Cesena-Cesena che le è costata diversi minuti di ritardo. Senza quella brutta giornata avrebbe probabilmente conquistato un posto sul podio. Ad accoglierla all’arrivo di Padova c’era il compagno di vita, nonché collega di team Jacopo Mosca.
E’ stata una giornata fantastica a conclusione di un bellissimo Giro d’Italia visto da milioni di persone grazie alle dirette RAI. Le donne stanno dimostrando che il ciclismo italiano può crescere e dare grandi soddisfazioni. Le donne stanno mostrando ai colleghi uomini di avere una marcia in più. Sino a ieri hanno corso per una manciata di monetine pur di confermarsi in uno sport ancora troppo maschile.
Le donne hanno quella certa “fame” che agli uomini sembra oggi mancare. Fame di correre, amore per questo sport, il desiderio di uguaglianza e di parità di diritti, doveri e soddisfazioni.