CON LA FORZA DEL RESPIRO è l’ultimo libro pubblicato da Umberto Pelizzari è in vendita dal 26 febbraio 2021.
Ho resistito sino ad oggi ma la FORZA DEL RESPIRO mi ha chiamato a se sino a che ho deciso di acquistarlo e leggerlo.
Edito da Sperling & Kupfer il testo è composto da 185 pagine formato A5 (con la biografia finale sono 193). La copertina lucida è impreziosita da una foto scattata a Y-40 The Deep Joy da Marco Rizzo.
Non c’è modo di interrompere la lettura, una parola tira l’altra. Pagina dopo pagina, mi son trovato a metà libro in poche ore. Terminarne la lettura è stata questione di un paio di giorni.
Umberto Pelizzari lo presenta in questo modo:
“Non è nè un manuale, nè un libro tecnico: ho voluto raccontare l’Apnea come una metafora di vita, parlando di come, dietro ogni traguardo importante, ci siano un lavoro di squadra incredibile, determinazione, dedizione al lavoro, spirito di sacrifico, capacità ci adattarsi ad un imprevisto o ad un problema che non poteva essere previsto, con un continuo parallelismo tra il mondo acquatico e la nostra quotidianità.
Spero vi piaccia!“.
Il libro oggi è alla 10° edizione ed ha ottenuto il record di vendite.
E’ un testo autobiografico ma con un qualcosa in più. Si narrano episodi della vita del primatista di apnea ma quello che viene sempre messo a fuoco è la psicologia, l’interiorità emozionale dell’uomo immerso e in superficie. Molti sono i suggerimenti per neofiti e per esperti, consigli utili anche nella vita di tutti i giorni.
A primo acchito non sembra esserci nulla di nuovo per chi, come me, segue le gesta sportive di Umberto dal primo record ad oggi. Per chi ha letto tutto quello che c’era da leggere su di lui e sui campioni di tutti i tempi. Non è così! Oltre ai racconti di viaggio in mezzo mondo, a quelli dei record, ho trovato sfumature, concetti, suggerimenti, esperienze condivise che non sono presenti altrove.
E’ un ottimo testo soprattutto per chi si avvicina oggi all’apnea, una introduzione perfetta ad un mondo naturale sensazionale.
Si racconta del bimbo biondo che tratteneva il respiro, degli incontri con Maiorca, dell’Apneista emergente e soprattutto, della necessità umana di superare il limite. Leggiamo di un Pelizzari che si rifà alla cultura greca, alla poesia dantesca, che naviga come Ulisse oltre le colonne d’Ercole.
Leggiamo di quanto sia stato fondamentale per la crescita atletica ed umana il suo allenatore Massimo Giudicelli (istruttore del Nucleo Sommozzatori VV.FF). Delle lezioni di vita che scaturiscono dalla sua esperienza subacquea.
Sembra il racconto di una vita perfetta, dove tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto in maniera quasi automatica: il bel ragazzo biondo, bravo a scuola, laureato, Vigile del Fuoco, talentuoso, poi padre di famiglia, l’uomo esemplare. Con il senno di poi sembra tutto programmato da un ingegnere informatico. Il programma molto probabilmente c’è ma è opera divina.
Forse la pecca di questo libro, se ce n’è una, è proprio questa: seppur raccontata, non si percepisce la fatica, lo sforzo, l’impegno che c’è stato per raggiungere certi traguardi. Chi non lo conosce potrebbe pensare che tutto sia stato semplice, che il fato, la provvidenza, il disegno celestiale su di lui sia un quadro perfettamente riuscito e di successo.
Certamente i risultati sono evidenti, sono sotto gli occhi di tutti, ma dietro c’è un gran lavoro, genialità, preparazione fisica ed intellettuale. E’ c’è una grande famiglia, una sorella preparata e molto importante.
Umberto ha talento da vendere, questo è certo, ciò che ha fatto lui fuori dall’acqua non l’ha fatto nessuno dei suoi predecessori né posteri, almeno sino ad oggi. E’ stato un primatista anche durante il lockdown quando, per primo, iniziò una serie di videoconferenze su Facebook che hanno riscosso moltissimo successo.
“Non possiamo controllare i pensieri o le emozioni, ma possiamo controllare le azioni” (pag. 183). E’ proprio così! Qualcuno molti anni prima disse che solo le azioni possono diventare “peccato”, i cattivi pensieri no. Disse anche che saremmo giudicati proprio dalle azioni.
Ancora una volta devo dirti bravo UMBERTO PELIZZARI.
Video didattici
- RESPIRAZIONE TATTICA CON UMBERTO PELIZZARI e MARIO RABBONI
- ECONOMIA DEL TUFFO
- CONSIGLI SULLA PINNEGGIATA
- IN APNEA ALLA RICERCA DEL PROPRIO LIMITE
Sintesi biografia di Umberto Pelizzari
Umberto Pelizzari, nato il 28 agosto 1965 a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Alto m 1,89 per 84 Kg di peso, vanta una capacità polmonare di 7,9 litri. Laureato in “Scienze dell’informazione” presso la statale di Milano capisce da subito di non essere tagliato per stare 8 ore al giorno davanti ad un computer.
A 5 anni nuota perfettamente e a 17 anni ha già al suo attivo 11 stagioni di nuoto a livello agonistico. Nel 1984 comincia a dedicarsi all’apnea agonistica.
I record
Il primo record mondiale lo conquista nel 1988, quando con il tempo di 5’33” stabilisce il primato di apnea da fermo.
Divenuto membro del NO LIMITS® SECTOR Team, il 19 maggio 1990 – nella piscina comunale di Busto Arsizio – riconquista il primato mondiale di apnea da fermo battendo con il tempo di 6’03” il precedente record di 5’50”stabilito dal francese Philippe Goasse.
Il 12 luglio ’90 si laurea in Scienze dell’Informazione presso l’Università degli Studi di Milano.
Nel frattempo inizia gli allenamenti in vista di un tentativo di record mondiale all’Isola d’Elba.
Il 10 novembre dello stesso anno, nelle acque di Porto Azzurro, Umberto stupisce tutti ottenendo, al suo esordio in questa difficile disciplina, il nuovo record mondiale di immersione in apnea in assetto costante toccando la quota di -65 metri e battendo di 3 metri il record stabilito da Pipin Ferreras appena due mesi prima.
Nell’apnea da fermo, battuto dal francese Michael Bader con il tempo di 6’40”, il 9 luglio 1991 alle Hawaii Umberto si riprende il primato mondiale con il tempo di 7’02”88 centesimi.
Nel settembre dello stesso anno, all’Elba, conquista tutti i record di immersione in apnea: il 3 ottobre scende in assetto costante a -67 metri migliorando di 2 metri il suo precedente limite e il 22 dello stesso mese ottiene anche il record mondiale di immersione in apnea in assetto variabile toccando i -95 metri e migliorando quindi di tre metri il primato conquistato da Pipin nel settembre ’90 a Milazzo.
Il 26 ottobre, consegue il suo terzo trionfo mondiale in un mese conquistando con -118 metri anche il record assoluto di immersione apnea (ma nel ’92 il limite sarà portato a -120 dal rivale cubano).
Il 17 settembre 1992, a Ustica, Umberto riconquista con -70 metri il record mondiale di immersione in apnea in assetto costante che gli era stato strappato il 27 maggio dello stesso anno da Pipin.
L’11 ottobre 1993, al largo di Montecristo, stabilisce un nuovo primato in assetto variabile “no limits” scendendo a -123 metri. Il primato resiste però fino al 14 del mese successivo, quando a Grand Bahama Pipin lo migliora portandolo a -125 metri.
Il 24 luglio 1994, a Cala Gonone-Dorgali, in Sardegna, Pelizzari conquista il nuovo record mondiale di immersione in apnea in assetto variabile regolamentato scendendo a -101.
Nel luglio 1995, a Villasimius in Sardegna, ottiene due nuovi record mondiali: -72 metri in assetto costante (16 luglio) e -105 metri in assetto variabile regolamentato (limite migliorato di un metro da Gianluca Genoni il 17 agosto dell’anno dopo).
Nel 1996, sempre a Villasimius, mette a segno un’altra doppietta mondiale: il 9 settembre con -110 m riconquista il primato nell’assetto variabile e il 16 con -131 m strappa a Pipin quello nell’assetto variabile “no limits”.
Il 13 settembre 1997, a Porto Venere in Liguria, si riappropria del record in assetto costante con la profondità di -75 metri, battendo quello del cubano Alejandro Ravelo (-73 metri) ed il 20 settembre, scendendo a -115 metri, riconquista il variabile strappandolo allo stesso cubano (-111 metri).
Dal 1997 Umberto Pelizzari appartiene all’ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo.
Il 12 Settembre 1998, durante una singolare esibizione nella quale Umberto Pelizzari emulava le gesta di un pescatore greco Georghios Haggi Statti, l’atleta ha raggiunto i -100 metri in un tempo di 2’43” senza muta ne pinne, aiutandosi nella discesa con una pietra di poco più di 7 Kg.
Il 1999 vede Umberto Pelizzari ritornare protagonista sulla scena delle competizioni a livello mondiale. Appoggiandosi all’organizzazione del 39° Salone Nautico di Genova, il 18 ottobre al largo di Portofino, Pelizzari stabilisce il nuovo primato mondiale di Apnea in Assetto Costante a – 80 metri, superando di 4 metri il limite precedente detenuto da Alejandro Ravelo.
Il 24 ottobre, col supporto tecnico di Nave Anteo (Marina Militare Italiana), Umberto si cimenta in una impresa storica nel mondo della subacquea e della medicina: – 150 metri in assetto variabile No Limits. Con una immersione da 2’57″, Pelizzari tocca il limite mai raggiunto dall’uomo in apnea, abbattendo il precedente record di ben 12 metri.
Nell’ottobre del 2001 con la Nazionale Italiana, Umberto, insieme a Davide Carrera e Gaspare Battaglia, conquista la medaglia d’oro al Campionato Mondiale di Apnea per Nazioni Club Med Ibiza.
Sempre nel mese di ottobre, in occasione del Salone Nautico di Genova, viene presentato il primo manuale illustrato di apnea dal titolo “Corso di Apnea” scritto da Umberto e Stefano Tovaglieri, edito da Mursia – Biblioteca del Mare.
Un anno magico per Pelizzari che, il giorno 3 novembre nelle acque di Capri, conquista il nuovo primato mondiale di apnea in Assetto Variabile Regolamentato.
In questa occasione l’atleta scende a -131 metri in 2’44”, strappando il titolo a Gianluca Genoni (-126) e allungando la quota record di ben 5 metri.
Una grande impresa, considerato che nel 1996 lo stesso Pelizzari risaliva dalla profondità di -131 metri con con l’ausilio di un pallone, durante il record mondiale in assetto variabile No Limits.
Umberto dedica questo ultimo record a tutti coloro che in questi 11 anni d’attività gli sono stati vicini e … in gloria si ritira dalle competizioni.
Il dopo record
Umberto Pelizzari, nel 1995, assieme a Renzo Mazzarri (tre volte campione mondiale di pesca sub), ad uno staff di medici (lo psicologo Francesco Odone, il dietologo Nicola Sponsiello, il medico iperbarico Luigi Magno), agli istruttori di apnea Marco Mardollo, Angelo Azzinari, creò una scuola di apnea.
Nacque Apnea Academy, oggi una delle più famose e diffuse didattiche “senza respiro” del mondo.
Da allora sono trascorsi 24 anni di corsi, formazione, stage, seminari, lezioni, collaborazioni con la piscina più profonda del mondo – Y-40.
Da allora ogni attività di Umberto diventa Sold out in poche ore.
Nel 2000 Umberto Pelizzari si è impegnato nella realizzazione del film IMAX (2D) dal titolo OceanMen, che racconta la sua storia in parallelo con quella di Pipin.
Umberto docente
Dal 2006, Umberto Pelizzari è docente presso la Scuola Normale Superiore S.Anna di Pisa, al Master di secondo livello di Medicina Subacquea ed Iperbarica.
Da settembre 2013, Umberto è docente del master in medicina subacquea ed iperbarica del Consorzio Universitario di Trapani, polo didattico dell’Università di Palermo.
La sua esperienza la sta mettendo a disposizione di veri specialisti del settore subacqueo collaborando, come formatore e docente, per i G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale), il reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri.
Il Ministero degli Interni l’ha eletto componente del corpo docenti dei corsi per sommozzatori dei Vigili del Fuoco.