Oggi Davide rebellin è stato travolto ed ucciso da un camion presso l’uscita autostradale di Montebello in provincia di Vicenza. La sua bici è irriconoscibile. È stato il fratello Carlo a riconoscere Davide a terra.
Il camion non si è fermato, probabilmente l’autista non si è nemmeno accorto di ciò che era successo. La Polizia è ancora alla ricerca del mezzo e utilizzerà probabilmente le telecamere presenti in zona per risalire alle cause del sinistro mortale.
Davide Rebellin, 51 anni, aveva smesso da circa un mese di correre.
Una lunga carriera da professionista iniziata nel 1992 proprio lo stesso giorno in cui debuttò nella massima categoria anche Marco Pantani.
La sua ultima corsa d’addio alla carriera è stata a metà ottobre, la Veneto Classic, con arrivo a Bassano del Grappa.
Quel giorno, in molte interviste, dichiarò ufficialmente chiusa la sua attività da professionista ma non quella di ciclista.
Non pochi lo criticavano perché nonostante l’età continuava a voler correre con i big.
Lui non puntava più alle vittorie o alle grandi vittorie poiché sapeva bene che c’erano giovani molto più forti, lui correva perché amava talmente tanto quella professione questo sport, che non poteva farne a meno.
Le strade sono sempre più pericolose, mortali per chi si muove in bici.
Un ciclista come pochi, un professionista unico. Lui correva perché correre era la sua vita.
Ci manchi!