Gola di Frasassi, siamo all’inizio del sentiero pedonale, da qui si sale al santuario Madonna di Frasassi.
All’inizio vi è una statua dedicata a Papa Leone XII .
L’area parcheggio non è affatto grande, pertanto potrebbe non essere semplice trovare posto dove sostare. Sicuramente è meglio arrivarci in bicicletta o a piedi.
Siamo nel comune di Genga in provincia di Ancona.
La strada Gola di Frasassi, costeggia un fiume a carattere torrentizio che attraversa la gola con pareti a strapiombo e di roccia a due colori, principalmente nero e marrone.
Il sentiero, lungo circa 700 metri, pavimentato in pietra è molto, molto pendente. Bisogna procedere piano se non si è allenati.
Vi è una Via Crucis segnalata da paletti di legno che sostengono dei basso rilievi, raffiguranti le stazioni.
All’inizio, sulla sinistra salendo, vi è una zona in cui la montagna fa una volta simile ad un’onda in caduta. In quel luogo, il 26 dicembre si celebra il presepe vivente. Un particolare affascinante è che fa da cassa acustica poiché amplifica in maniera significativa, il rumore dell’acqua del sottostante torrente. Trae anche in inganno, poiché fa pensare ad una vicina cascata che di fatto non c’è.
Ogni tanto incontriamo dei punti panoramici da cui si possono ammirare scorci della gola: le rocce e la vegetazione rigogliosa anche in questa stagione (dicembre).
Il sentiero inizia a calare di pendenza e poco dopo una curva sulla sinistra in leggera discesa, si incontra un cancello con l’arco di pietra che conduce al piazzale del santuario.
Il santuario è stato costruito alla memoria di Leone XII, la scritta sopra la porta principale recita così:
della illustre prosapia dei conti della Genga che nel suo Glorioso pontificato per affetto al suo luogo natale ne allargò il comune.
L’arricchì di vie. Eresse questo tempio. Istituì nuove parrocchie. Avrebbe più largheggiato se più fosse vissuto. Questo marmo nel giugno 1902
Poco più avanti, a strapiombo sul sottostante torrente, si erge un piccolo Eremo.
Il cartello turistico al suo ingresso cita:
Tempio di natura e spiritualità.
Eremo di Santa Maria infra saxa la strada tortuosa che attraversa l’affascinante gola di Frasassi lascia intravedere, in lontananza, una macchia bianca e piccola preziosa, l’Eremo di Santa Maria in fra saxa e il millenario luogo sacro è incastonato in una grotta naturale circondata da un folto bosco che ricopre le pareti rocciose.
L’Antico eremo, appartenuto alle monache Benedettine di clausura, è citato in un documento del 1029, un tempo custodiva una piccola statua in legno di epoca incerta e di mano inesperta, venerata da numerosi Fedeli perché ritenuta miracolosa.
Nell’estate del 1960 la statua è andata distrutta nell’incendio e sostituita dall’attuale statuine in pietra.
Siamo a poca distanza dall’accesso alle famose Grotte di Frasassi, una zona ricca di sorprese, di paesaggi abbastanza naturali e dove, con le proprie biciclette si può scorazzare ovunque alla scoperta di luoghi magici.