Le altre calli di Venezia

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Quest’oggi, 26 dicembre, facciamo un giro a piedi per Venezia. É una giornata grigia ma non fredda.

Le altre calli di Venezia

La nostra destinazione, il giro di boa, è piazza San Marco che vogliamo raggiungere per calli e vicoli meno battuti dal grande flusso turistico.

Da Piazzale Roma, dove abbiamo lasciato l’autovettura, attraversiamo il primo ponte di giornata e andiamo verso Fondamenta del Gaffaro, ponte del Gafaro e da li ci portiamo in Fondamenta Minotto.

Ci fermiamo a fare una foto al Rio del mal Canton, un angolo pittoresco tra i tantissimi di questa splendida città.

Svoltiamo a destra per calle larga Foscari e ci dirigiamo proprio verso l’università di architettura, passiamo davanti alla caserma intitolata “Alle vittime del dovere e ai caduti per servizio del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Venezia“.

Proseguiamo fino al al ponte de Cà Foscari sul canale omonimo che ci porta proprio davanti a uno degli ingressi dell’università.

Da Calle Foscari si entra in una piazzetta da cui si prosegue in direzione Accademia.

Al termine di Calle delle Botteghe si passa il Ponte San Barnaba e si arriva in Campo San Barnaba dove si cammina in una bella piazzetta con la chiesa dedicata proprio a San Barnaba che ospita la mostra dedicata a Leonardo Da Vinci dal titolo “Mostra delle macchine funzionanti tratte dai codici di Leonardo Da Vinci“.

Nei pressi del Ponte delle Maravegie, in Fondamenta Sangiantoffetti, troviamo il bel palazzo sede del liceo classico ginnasio Marco Polo.

Oltrepassiamo il ponte, svoltiamo a destra e camminiamo lungo Fondamenta Priuli.

Proseguiamo fino al ponte successivo più piccolo che attraversiamo sempre puntando in direzione Ponte dell’Accademia. Qui troviamo un’altra sede dell’Università Ca’ Foscari.

Percorriamo tutta Calle Larga Nani che prende il nome da Nani Mocenigo e proseguiamo in Calle Larga Pisani.

Le altre calli di Venezia

Facciamo un passaggio per Campo di Sant’Agnese Sestiere di Dorsoduro. Qui possiamo ammirare la chiesa di Sant’Agnese in faccia a vista di mattoni rossi tipici delle chiese francescane. È stata fondata tra la fine del secolo X e l’inizio del secolo XI e successivamente è stata modificata.

Percorrendo Rio Terrà Foscarini raggiungiamo il Ponte dell’Accademia – località Sestriere, ci troviamo nella parrocchia San Trovaso nei pressi della Galleria dell’Accademia delle Belle Arti e, come tutti gli angoli, vicoli e qualunque altro punto di Venezia è da ammirare, da scrutare, da fotografare e soprattutto da preservare e conservare.

Per il momento non attraversiamo il Ponte dell’Accademia ma ci dirigiamo verso la Basilica di Santa Maria della Salute dalla quale si può ammirare l’altro lato del Canal Grande ovvero quello dove si colloca Piazza San Marco.

Torniamo leggermente indietro e svoltiamo in Calle Nuova Sant’Agnese, raggiungiamo Campo San Vito, proseguiamo in Calle della Chiesa, oltrepassiamo il Ponte dei Formager e ci troviamo nella zona che porta il nome di Fondamenta Zorzi o Bragadin detta dell’Ospedaletto. È una zona in cui si possono ammirare le numerose vetrine di gallerie d’arte e piccoli negozi sempre di articoli artistici.

All’incrocio con Calle San Cristoforo troviamo l’ingresso del museo Peggy Guggenheim Collection.

Giungiamo in Fondamenta Soranzo, detta della Fornace e attraversiamo un piccolo ponte su un canale stretto e lungo. Davanti a noi si scorge il campanile della Basilica che stiamo andando a raggiungere.

Ora ci troviamo nella parrocchia Santa Maria del Rosario e possiamo ammirare la ex chiesa di San Gregorio che si trova adiacente al Sina Hotel 5 stelle Luxury. La ex chiesa è un ex Abbazia Benedettina fondata nel secolo IX e riedificata nel secolo XV.

Continuiamo lungo Calle dell’Abazia sino a giungere a Fondamenta Salute dove si trova la Basilica di Santa Maria della Salute.

La facciata e il campanile sono in fase di restauro e sono pertanto ricoperti da grafiche pubblicitarie che ritraggono in parte il monumento e in parte prodotti delle aziende che finanziano le opere di sistemazione dei monumenti di questa città patrimonio mondiale.

Ci troviamo sul punto estremo dell’isola all’intersezione tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca dove transitano le navi da crociera. Guardando a sinistra abbiamo il campanile San Marco, la piazza, poco più a destra c’è l’isola di San Giorgio con la basilica a lui dedicata.

Ancora un po’ più a destra abbiamo la Chiesa del Redentore.

Ora voltiamo a destra e camminiamo lungo Fondamenta Zattere Ai Saloni che sta sul versante del Canale della Giudecca. Attraversiamo il Ponte dell’Umiltà e proseguiamo fino ad incontrare la Calle che ci riporta in Piazza Sant’Agnese.

In corrispondenza dell’accesso all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, attaccato ad un pilone fuoriuscente dall’acqua, troviamo una insolita opera d’arte, probabilmente realizzata da qualche studente.

Con del fil di ferro è stato rappresentato un volto di donna con un uccello posato sul capo, il tutto posizionato in maniera tale da offrire la possibilità di realizzare foto artistiche molto particolari come quella qui di seguito.

Svoltando l’angolo ci affacciamo in Campo de la Carità e ci fermiamo ad osservare la facciata dell’accademia delle Belle Arti.

La sede dell’accademia di Belle Arti di Venezia, risalente al 1750 un tempo era l’Ospedale degli Incurabili.

Raggiungiamo nuovamente il Ponte dell’Accademia che questa volta attraversiamo.

Ai piedi di questo, vi sono dei bagni pubblici puliti, li abbiamo collaudati di persona. L’accesso costa € 1,50 e sono aperti dalle 9:30 alle 18:00.

Oltrepassiamo il canal grande proprio utilizzando il Ponte dell’Accademia e proseguiamo verso Piazza San Marco.

Appena giù dal ponte si giunge in Campo San Vidal Sestriere de San Marco. Siamo all’ingresso del Istituto Veneto di scienze lettere e Arti presso Palazzo Franchetti.

A pochi passi vi è la chiesa di San Vitale in dialetto San Vidal fondata nel Secolo XI ricostruita alla fine del secolo XVII su progetto di A. Gaspari. La facciata è di Tirali degli inizi del secolo XVIII, il campanile del secolo XII, le opere in essa contenute sono di Carpaccio, Alienze, Pellegrini, Lazzarini, Ricci,  Piazzetta, Lama, Garcia, Gay.

Poco dopo raggiungiamo Campo Santo Stefano, un’ampia piazza dove si affacciano numerosi palazzi antichi e al centro vi è collocata la statua dedicata a Nicolò Tommaseo inaugurato il 22 Marzo 1882.

Attraverso un’altra piccola Caletta aggiungiamo Campo San Maurizio dove c’è la chiesa di San Maurizio e l’annesso museo della musica, collezione Artemio Versari dal titolo “Antonio Vivaldi e il suo tempo“.

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Il campanile è storto e non la mia foto che sia chiaro ha ha.

A seguire si giunge in campo Santa Maria da Zobenigo e passiamo accanto alla chiesa Santa Maria del Giglio del secolo X, la facciata è del XVII.

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Attraversando il Ponte delle Ostreghe e percorrendo un breve vicolo stretto si giunge in Calle Larga XXII Marzo.

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É paragonabile a via Condotti a Roma per i numerosi negozi delle grandi firme come Saint Laurent, Dolce e Gabbana, Theods, Gucci, Giorgio Armani e via dicendo.

La sfilata delle grandi marche prosegue attraversando il ponte San Moisè nella omonima piazza Campo San Moisè. Qui troviamo Valentino, Versace, Prada ecc.

Ci portiamo brevemente su Canal Grande per fotografare il Palazzo della Biennale di Venezia, la prossima avrà luogo nel 2023, con da un lato l’hotel Bauer e dall’altro il Gran Canal Monaco hotel.

Dopo la lunga serie di negozi d’alta moda si arriva in Piazza San Marco dove ha sede anche il museo Corner, la Basilica di San Marco, il famoso campanile e Palazzo Ducale. Anche qui vi è un’altra sfilza di negozi che stranamente oggi non sono tutti aperti.

Si incontrano anche gli sposi che fanno il book fotografico vestiti di bianco e di rosso con una gonna perfettamente adatta alle lunghe camminate, si fa per dire.

Proseguendo dopo la piazza, sul lato sinistro guardando la Basilica di San Marco, arriviamo in una caletta dove possiamo ammirare Palazzo Ducale dal retro e il Ponte dei Sospiri da un versante diverso rispetto a quello classico.

É ora di tornare all’ovile, Piazzale Roma, e lo facciamo sempre per Calli alternative. E’ buio! Le vie sono alquanto scure eccezion fatta per quelle illuminate dalle vetrine di bar e negozi.

Attraverso Calle delle Bande ci avviamo verso Fondamenta Santa Maria Formosa e Campo Santa Maria Formosa dove possiamo osservare l’Oratorio di Santa Maria della Salute.

Proseguiamo ora per Fondamenta dei Preti e Ponte del Paradiso.

Le altre calli di Venezia

Ci dirigiamo verso il Ponte di Rialto oltrepassando Campo San Lio, il Rio della Fava, Campo San Botolomio.

Oltrepassato il Ponte di Rialto seguiamo le indicazioni per Piazzale Roma e alterniamo la via principale con stradine limitrofe. Raggiungiamo e superiamo Campo San Polo, piazzale molto grande.

Ci portiamo a Campo dei Frari, dove troviamo la splendida Basilica Santa Maria Gloriosa dei Frari. Puntiamo ora verso Campo San Stin e da li a Campo de La Lana e poi sul Canal Grande.

L’enorme parcheggio è oramai a vista, davanti a noi abbiamo anche il controverso ponte di Calatrava.

Siamo tornati al punto di partenza.

An già, dimenticavo una cosa. Non abbiamo pranzato, nonostante i numerosissimi ristoranti tipici, ma ci siamo fermati in un Bacaro o Bacaréto, ovvero “un tipo di osteria veneziana a carattere popolare, dove si trova una vasta scelta di vini in calice e i tipici spuntini, o cibi in piccole porzioni. Il bacaro è caratterizzato dalla presenza di pochi posti a sedere e da un lungo bancone vetrinato in cui sono esposti i prodotti in vendita” (Wikipedia). 

Ne vale la pena, fatelo anche voi!

Alla prossima meta!