Non sono uno che guarda i vestiti, l’apparenza, tantomeno quando si parla di musica, di testi delle canzoni.
Ci sono brani dei Maneskin che mi piacciono a prescindere da loro e dal loro modo di mostrarsi al grande pubblico.
I performer non mi attraggono, un cantante lo valuto per la musica, per i testi, per l’interpretazione. Potrei tranquillamente ascoltare un Festival di Sanremo alla Radio o, come fanno in certe trasmissioni, con l’interprete nascosto e che si rivela solo ad esecuzione conclusa, dette blind audition.
Ognuno di noi ha un proprio concetto di musica, ha i propri gusti che sono legati alla sensibilità individuale, all’esperienza di vita, alla formazione e soprattutto al cuore, a ciò che abbiamo dentro a ciò che coltiviamo ciò che curiamo.
La musica e le canzoni a me piacciono quando mi raccontano una storia, quando mi aiutano a capire, a crescere, a vivere, a condividere emozioni amore e impegno. Quando sono da stimolo.
Molti hanno paura e definiscono triste malinconica e dolorosa certa produzione musicale.
Non penso così anzi sono convinto che molti di costoro hanno il terrore e la paura di essere toccati e di emozionarsi, hanno il timore di mettersi in gioco e di lasciarsi trafiggere sino nel profondo.
Temono di essere troppo fragili difronte a certe situazioni e problematiche.
La musica che amo è quella che mi racconta, che narra, che trasmette, che ti dà stimolo, che ha qualcosa da dire da dirti e da cui trarre energia e nella quale ritrovare la tua storia e parte della tua umanità.
Vi lascio ascoltare questo brano di Ultimo (Roma, 27 gennaio 1996) dal titolo Rondini al guinzaglio che fa parte dell’album Colpa delle Favole del 2019.
Testo
Portami a sentire le onde del mare
Portami vicino le cose lontane
Portami dovunque basta che ci sia posto
Per una birra e qualche vecchio rimpianto
E portami a sentire il rumore del vento
Che tanto torneresti in qualsiasi momento
Portami dovunque basta che ci sia posto
Per un sorriso e qualche vecchio rimpianto
Dove vuoi, non dove sai
Dove esisti e non ci sei
Portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Portami con te
Dov’è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio
E portami al sicuro ma senza parlare
E lascia che lo faccia il tuo modo di fare
Portami di corsa in un ponte lì in alto
Che unisce il tuo dolore al tuo solito incanto
E portami ti prego dove preferisci
Dove se metti piede in un attimo esisti
Perché non c’è risposta alle cose passate
Tu portami ad amare le cose mai amate
E dove vuoi, non dove sai
Dove esisti e non ci sei
Tu portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Tu portami con te
Dov’è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio
Dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
Dove basta un minuto intenso per vivere sempre
Dove piove ma tu esci per bagnare la mente
Perché se la vita è nostra non ci ostacola niente
Dove al posto dei piedi hai due pagine vuote
E ogni passo che compi loro scritturano note
Dove il sole è un’ipotesi e tu puoi solo pensarlo
Ma ti basta perché ti riempi di idee per nutrirlo
Quando sarà primavera
Tu portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Tu portami con te
Dov’è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio
Fonte: LyricFind
Compositori: Niccolò Moriconi
Testo di Rondini al guinzaglio © Honiro Label & Publishing S.r.l.