È una domenica di gennaio 2023, il sole splende, la temperatura alle ore 8:00 è di 3 gradi sopra lo zero. Desidero fare una pedalata in una delle zone che amo di più ovvero tra mare e cielo
Dove posso andare? Mi chiedo.
Il sole batte sulla zona di Trieste, lì la montagna si avvicina al mare e vi sono posti particolarmente interessanti sia dal punto di vista storico e dal punto di vista paesaggistico.
L’auto è pronta con tutto il necessario a bordo, saliamo e ci avviamo.
Dopo circa un’ora e tre quarti raggiungiamo la destinazione di Sistiana, parcheggiamo l’auto al porticciolo dove c’è un ampia area di sosta con diversi posti liberi.
Mi cambio, controlla la bici e mi avvio subito in salita. Dalla riva del mare salgo sino a conquistare la strada principale (SS14). Allo stop svolto a destra in direzione Trieste. Alla prima rotatoria però non scendo sulla panoramica ma imbocco la seconda uscita direzione località Aurisina.
La strada (SP1) è sempre in salita, una pendenza lieve tra il 2 e il 5% sino alla località Prosecco, il paese friulano, che dà il nome al famoso vino bianco frizzante prodotto sulle colline di Valdobbiadene.
Cosa c’entra Prosecco in Friuli con Valdobbiadene? Infatti, il Comune di Prosecco rivendica da anni i diritti sul vino tanto da imporre ai produttori il cambio di nome: non più Prosecco ma Glera.
Dal centro del paese seguo le indicazioni per il Santuario di Monte Grisa posto sulla sella del Monte e che da sul mare. La temperatura sulla via dell’andata è più bassa poiché la strada è quasi sempre all’ombra.
Dal santuario e dall’ampio terrazzo panoramico è possibile ammirare tutta la costa, dalla città di Trieste al Castello di Miramare e, da Muggia a Capodistria (Slovenia). Dire che è affascinante e poco, una sosta di meditazione e di preghiera è facilmente apprezzabile in questo luogo.
Dopo l’ultimo sguardo è un po’ di fotografie, in bici scendiamo e torniamo nel centro del paese di Prosecco per la stessa strada fatta in salita.
Ora però svoltiamo in direzione Trieste e iniziamo una lunga discesa panoramica (Strada del Friuli)che ci porta sotto il faro monumentale della “Vittoria“.
Proseguendo dritti si raggiunge il centro città. Poco prima del Faro vi è una strada sulla destra (Via del Perarolo) che scende in picchiata e si porta sul lungomare triestino.
È quella che preferisco per non finire nel caos del centro.
Raggiunta la costa, svolto ancora una volta a destra e percorre una strada in risalita (Via di Miramare SS14) verso il punto di partenza ovvero Sistiana.
Non temete, la pendenza e lieve.
Vi è un po’ di traffico come di consueto pertanto sfrutto la ciclabile asfaltata recentemente, piuttosto stretta, che costeggia la strada sino quasi al Castello di Miramare.
Ci sono due gallerie molto brevi, è sempre consigliato avere le luci accese. Da qui a Sistiana mancano pochi chilometri.
Per raggiungere il punto di partenza però facciamo una piccola digressione. In località Portopiccolo, scendo verso il mare.
Portopiccolo è un borgo turistico ricavato nella scogliera con i parcheggi proprio sotto la montagna. Sono state costruite di recente una serie di villette e appartamenti a schiera tutti orientati verso il mare. Da ogni finestra è possibile assistere al tramonto.
È un’isola riservata a chi è proprietario o a chi ha affittato per le vacanze un unità abitativa.
È stata ricavata una piazzetta, una camminata, una spiaggia privata, dei locali adibiti a negozi, tutto vista mare e, soprattutto, un porticciolo ad un passo dalla porta di casa che consente, a chi può permetterselo, di salire direttamente barca e navigare.
Da qui, in bici e qualche breve tratto a piedi causa e scalinate, torno sulla spiaggia e al parcheggio del porticciolo di Sistiana da cui sono partito.
Scatto le ultime foto, mi cambio in auto e in buona compagnia vado a prendere un aperitivo al Bris Restaurant e Bar in attesa del tramonto.
Come tutti i posti di questo genere, si spende: due Puccini con un po’ di cose da accompagnare ci sono costati 9 euro l’uno.