È ritornata in auge in questi giorni la diatriba tra Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Quest’ultimo ha fatto notare che il campione trentino è figlio della scienza.
Se andiamo a ripercorrere la storia degli anni di carriera professionistica dei due, vediamo che si intreccia costantemente con la rimodulazione dell’elenco delle sostanze e pratiche proibite.
Se valutassimo ad oggi le vittorie di Moser, alla luce delle regole antidoping attuali, quante sarebbero state le squalifiche e i primati annullati?
Ricordiamoci poi che il Giro d’Italia del 1984, vinto dal campione trentino, fu pieno zeppo di polemiche.
Si disse che fu disegnato appositamente per favorire Moser.
Se poi aggiungiamo che in corso d’opera fu tolto l’arrivo in cima allo Stelvio per presunta neve, fatto contestato da testimoni e dallo stesso Fignon rivale di Moser in quella corsa rosa, e che vi fu una cronometro di 42 chilometri come ultima tappa, apparve a molti addetti ai lavoro evidente che fu dato un aiutino a Moser.
Francesco aveva un bel distacco da Fignon prima della crono e riuscì a recuperarlo tutto anche grazie all’utilizzo delle ruote lenticolari.
I giornalisti dell’epoca furono divisi su questo, certo è che fu l’unico Giro d’Italia vinto in carriera da Moser.
Nello stesso anno, il 1984, stabilì a Città del Messico il nuovo record dell’ora portandolo a 51,151 chilometri orari.
Ben sappiamo che a quel tempo a prendersi cura del fisico e della preparazione di Francesco Moser vi era un certo professor Francesco Conconi, ritenuto colpevole di reati legati al doping.
La sentenza n. 533-2003 del Tribunale di Ferrara, depositata il 16 febbraio 2004, stabilì di non doversi procedere nei confronti degli imputati solo per intervenuta prescrizione, riconoscendone comunque la colpevolezza fino alla data del 9 agosto 1995. Conconi e i suoi collaboratori Casoni e Grazzi, sono stati assolti non sussistendo alcuna colpa, limitatamente ai fatti successivi al 9 agosto 1995.
La storia la si scrive nell’istante in cui si fa ma può essere letta e riletta con altre luci.