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Non ho dubbi sul fatto che l’Emilia Romagna creda nel ciclismo come mezzo di promozione turistica. Nel 2024 si correrà addirittura il Tour de France
E non è perché hanno soldi da buttare ma per l’esatto contrario, ovvero, ci sono soldi da incassare.
Le entrate arrivano dal guadagno d’immagine, dal turismo itinerante, da tutto quello che ruota attorno alla visibilità dei luoghi e eventi.
Mel 2024, saranno due le tappe del Giro Women: la prima con arrivo a Toano (terza tappa) in cima ad una salita di 11 km, la seconda con la partenza da Imola per una tappa che terminerà ad Urbino.
Faenza (Emilia Romagna) al centro dei grandi eventi
Da Faenza, città di Davide Cassani, passerà il Giro d’Italia uomini elite (17 maggio), il Tour de France (30 giugno), e il Giro d’Italia donne (10 luglio).
L’Emilia Romagna dei campioni delle 2 Ruote a motore e a pedali, che avrebbe dovuto credere un po’ di più anche in Marco Pantani, porta a casa sempre un bel numero di gare di livello internazionale.
Si va appunto, dal Giro d’Italia uomini e donne, alla Coppi & Bartali, alla Tirreno Adriatico, al Memorial Marco Pantani, al Giro dell’Emilia che termina in cima al Santuario della Madonna di San Luca, al Trofeo Beghelli ecc.
A seguire vi sono innumerevoli eventi per amatori, prima di tutti la Gran Fondo Nove Colli.
Evento degli eventi sarà la partenza del Tour de France dall’Italia, mai accaduto prima. Perché hanno voluto tanto questo? Molti storcono il naso per queste partenze dei grandi giri nazionali da altri stati, vedi Giro d’Italia del 2018 partito da Israele.
Il 29 giugno arriverà a Rimini partendo da Firenze, il 30 giugno da Cesenatico terminerà a Bologna e la 3° tappa partirà da Piacenza verso Torino.
Sarà record di partecipazione, ore e ore di riprese, il nostro paese verrà raccontato ai francesi e al resto del mondo: ricordiamoci che il tour è la corsa con la più grande distribuzione televisiva, circa 200 paesi.
Si stimano 1,8 milioni di telespettatori per le 3 tappe italiane.