Nuovo Epicoco Indifferenza, razzismo, insulto 2024 🇮🇹

Nuovo Epicoco Indifferenza, razzismo, insulto 2024 🇮🇹
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Don Luigi Maria Epicoco

Questa catechesi di Don Luigi spiega molte cose, come di consueto.

Ad esempio ci dice perché andare a Messa, perché nei Vangeli c’è tutto, non vengono omesse storie controproducenti.

Ci racconta pagine del Vangelo in cui emergono comportamenti razzisti, dove c’è chi insulta ed episodi di indifferenza.

Ci allena a comprendere il Vangelo con una prospettiva nuova, ci spiega che cosa significa aver fede.

Ho cercato di trasformare l’audio in testo per renderlo maggiormente accessibile.

Scoprirete cose nuove solo se in voi arde il desiderio di salvezza.

Buon ascolto / Buona lettura

https://www.instagram.com/reel/DAGMgS0CnBl/?igsh=MXBwaWJkd2N2YXNvaA==

flag of Italy Bandiera italiana

Trascrizione – Indifferenza, razzismo, insulto

Perché devo andare a Messa? Perché è precetto. NO!

Perché devo essere felice e li posso imparare forse ad essere felice?

Perché devo ascoltare il Vangelo? Perché io non lo so come si guarda la mia vita davvero, li trovo uno sguardo il più autentico su di me perché il Vangelo non censura la nostra umanità.

Se avessi scritto io i Vangeli, sapendo la diffusione, certamente avrei tolto qualche pagina, ad esempio tutta la storia dei tradimenti l’avrei tolta, un argomento troppo facilmente attaccabile.

Il vostro primo Papa era un traditore! Meglio prenderne uno che queste cose non le fa no! Un puritano, sì molto meglio.

Molto finto.

Il Vangelo non censura niente, fa dire delle cose ai discepoli certe volte cose che sono stupide.

Immaginate quando i due fratelli cominciano a ragionare tra di loro su chi si deve sedere al fianco di Gesù nella gloria? Non sono proprio discorsi da Santi questi, no!

Queste sono le logiche del mondo, tra voi non sia così!

Pure gli altri volevano la stessa cosa, ecco perché si arrabbiano, perché dicono: questi ci hanno fregato gliel’hanno domandata per primi la raccomandazione, hanno mandato avanti la madre.

Era la madre dei fratelli a dire: Signore, quando tu siederai nella tua gloria per favore questi due figli che sono tanto carucci.

Perché il Vangelo ci racconta questo? Non censura niente, perché siamo noi, siamo noi.

Ogni tanto, quando mi capita di andare a predicare scandalizzo qualcuno perché vado a prendere dei passi del Vangelo… c’è qualcuno più buono di Gesù? Ditemi, o più misericordioso di Gesù? No!

Però ci sono delle pagine del Vangelo dove francamente o fai finta di niente o c’è qualcosa che non funziona.

Ad esempio, c’è un passo del Vangelo dove Gesù sta camminando e a un certo punto si avvicina una donna cananea, un’extracomunitaria eh, perché questo è il significato, e dice: Signore salva mia figlia, guarisci mia figlia che soffre tantissimo.

Sapete cosa fa Gesù? Gesù non le rivolge nemmeno una parola.

Aspettate un attimo, se è buono e misericordioso come fa a rimanere indifferente davanti a una madre disperata? Noi sapete, leggiamo questi passi facendo finta di niente, dice ma po si aggiustano le cose, allora vabbè vado al versetto più avanti.

I discepoli cominciarono a dire, Signore esaudiscila perché ci grida dietro.

Immaginate che bella mentalità hanno anche i discepoli, non è che dice peccato che sta soffrendo tanto, no dice, ci sta facendo fare una brutta figura esaudiscila così ce la togliamo davanti.

Finalmente allora Gesù parla e dice: non sono venuto per questi, razzismo puro eh, sono venuto a per le pecore sperdute della casa di Israele.

E quella donna la: Signore aiutami.

Allora, dice il Vangelo, gli venne innanzi e gli disse, Signore ti prego aiutami.

Finalmente Gesù l’ascolta, sentite cosa le dice, non è bene prendere il pane dei figli e darlo ai cani.

Oh, mamma! Indifferenza, razzismo, insulto.

C’è qualcosa che non funziona in questo brano eh! Cioè Gesù misericordioso!

Sentite questa donna: è vero Signore ma anche i cani mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei figli.

Dice alla donna: è immensa la tua fede, va tua figlia è guarita.

Ora noi diciamo: ah meno male è finito bene.

E come spieghiamo le tre cose di prima ditemelo, eppure un’esperienza che tutti noi facciamo è l’esperienza di pregare e di non sentirci presi in considerazione dal Signore.

Quante volte uno che prega il Signore sembra che non ti rivolga la parola, oppure è una cosa orribile quando tu gli chiedi una cosa e ti accorgi che all’altro gliel’ha data e a te no.

Figli e figliastri, esperienza nostra oppure, andiamo ancora più avanti, ti senti come un cane davanti a Lui dice, ma possibile che io devo chiederti e tu e tu mi tratti così? Ma dov’è la fede? È saper rimanere nonostante certe sensazioni sbagliate che noi proviamo nei confronti di Dio.

Perché vedete, quel racconto racconta le sensazioni che noi proviamo ogni volta che ci mettiamo a pregare e sperimentiamo il sentimento dell’indifferenza, il sentimento dei figli e figliastri, il sentimento di essere maltrattati dal Signore.

Chi è l’uomo di fede? È uno che nonostante le sensazioni che prova sta là è continua a pregare. Questa cosa fa dire a Gesù Cristo: guarda è immensa la tua fede, perché tu hai capito che credere significa rimanere nonostante le facili emozioni.

In questa parrocchia non succede però in altre parti del mondo può succedere che uno viene l’adorazione eucaristica perché dice: io vengo all’adorazione perché mi sento una cosa, proprio mi sento… scusa, quando non sentirai più questa cosa che dici tu non vieni più?

Di fatto no perché quando uno poi non sente più niente dice, guarda io non sono andato a pregare però non mi dice niente stare là perché, in realtà noi dalla preghiera stiamo cercando lo zuccherino emotivo.

Ma questa può essere la fede, la fede può essere tirata col sentimentalismo?

Vedete il Vangelo ci vaccina da queste cose, ma se tu sei disposto ad ascoltarlo quel Vangelo, se non sei disposto ad ascoltarlo la tua fede è sentimentalismo e i sentimentalismi sono così, oggi sono Madre Teresa di Calcutta e questa sera sono dottor Jekyll e mister Hyde contemporaneamente capite?

Sono in Chiesa e vorrei dare la vita, vado a casa e voglio uccidere i miei figli, chi sei di tutta questa storia? Vedete le nostre onde emotive?

Il Vangelo dice: guarda! tu non sei quello che provi e ricordatelo, tu sei quello che scegli ti è chiaro? No Signore non mi è chiaro ma ho capito che li devo lavorare.

Ecco, il Vangelo non è uno che ti mette ordine nei pensieri, dice sono andato in Chiesa ah adesso è tutto chiaro. Quante volte uno va in Chiesa e gli vengono in mente le bollette le cose e dice, forse era meglio che non fossi andato in Chiesa perché stando in silenzio mi è ripiombato avanti tutta la lista delle cose che non vanno.

Cristo non ha mai detto che avrebbe fatto ordine nei tuoi pensieri ma che ti avrebbe detto che tu vali di più di quei pensieri, di ciò che stai provando perché non devi impaurirti, Lui punta su di noi, capite? Punta sulla nostra umanità, questa è una cosa bellissima.

Don Luigi Maria Epicoco

Don Luigi Maria Epicoco è un presbitero, teologo e scrittore italiano. Sacerdote dell’arcidiocesi dell’Aquila, scrittore di libri e articoli scientifici di carattere filosofico e teologico.

Ha una cattedra in filosofia alla Pontificia Università Lateranense e all’ISSR Fides et ratio dell’Aquila. Direttore della residenza universitaria San Carlo Borromeo all’Aquila e parroco della parrocchia universitaria San Giuseppe Artigiano, dove ha vissuto la tragica vicenda del terremoto occupandosi in prima linea della ricostruzione per l’arcidiocesi.

Comunicatore in diverse trasmissioni sia in radio sia in televisione in particolare Radio Vaticana, Telepace, TV2000, Rai2, Rai Radio 2. Nel web è attivo nei social e in diversi blog. Nel 2016 ha curato il commento al Vangelo della rivista Credere Edizioni San Paolo. Membro Cavaliere della Luce. Ha costituito una fraternità con gli studenti universitari che segue. Da novembre 2017 è nato il progetto editoriale di un nuovo messalino edito da Edizioni San Paolo a cura di don Luigi Maria Epicoco. (https://www.cercoiltuovolto.it/tag/don-luigi-maria-epicoco/)

I suoi libri

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Edizioni San Paolo

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