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Gianni Moscon, matrimonio e poi RedBull

Gianni Moscon, intervistato a Radio Corsa Rai Sport (24 ottobre 2024) da Andrea De Luca e Beppe Conti, ha parlato del suo nuovo ingaggio e dell’imminente matrimonio.
Gianni, infatti, si è sposato sabato 26 ottobre, e si appresta a vivere una stagione di grandi cambiamenti: il matrimonio, appunto, e la nuova squadra.
La Red Bull è sulla bocca di tutti perché non è uno sponsor qualunque.
“La prossima stagione vestirò la maglia della Red Bull – ha detto Gianni Moscon – che ho già, che sto già conoscendo in questi giorni perché sono in ritiro con la squadra. Rientrerò a casa domani (venerdì 25/10), giusto per il matrimonio. Si respira già un clima serio, professionale, si lavora bene”.
La scorsa settimana Moscon era in ritiro con la sua nuova squadra per i passi principali: “a partire dalle visite mediche consuete, stiamo facendo accertamenti molto approfonditi”.
“Davvero interessante – dice Moscon – , siamo stati qui al al Performance center che ha Red Bull (Red Bull Athlete Performance Center di Thalgau, Salisburgo) per tutti gli atleti che sponsorizza, perché lei, oltre a sponsorizzare da i mezzi che aiutano a reagire a migliorare la performance e penso che questo approccio lo metterà anche nel ciclismo per raggiungere i livelli che ha raggiunto in altri sport”.
Il direttore sportivo del Toro rosso ha detto che ha grande fiducia nei confronti di Moscon e che lo rivogliono ai livelli del 2021, quello della Roubaix e de Il Lombardia.
A tale proposito Gianni Moscon ha detto: ”Mi manca molto, poi purtroppo bisogna fare i conti proprio con se stessi ma anche con con gli avversari. Il livello, indiscutibilmente si è alzato” … “per occupare la stessa posizione del gruppo bisogna erogare un 10% in più di potenza, quindi quella matematica”.
Nel 2024 Moscon si è sentito ad un buon livello, “forse mancava qualcosina ancora, dovuto anche ai due anni difficili. Qualcosina ancora si può migliorare”.
“Con l’esperienza e un po’ di fortuna ci si riesce ancora a ritagliare, prendersi delle soddisfazioni. Ovviamente bisogna accontentarsi anche di meno giornate di gloria e anche con determinate situazioni di corsa, perché ovviamente sullo scontro diretto col big attuali non c’è storia, bisogna inventarsi qualcosa”. Ha concluso così Giani Moscon.
Difronte allo strapotere soprattutto di Tadej Pogacar, di Jonas Vingegard e Remco Evenepoel sono tanti gli atleti che affermano di non potere nulla. Lo stesso quando si confrontano con Van der Poel e Van Aert.
Addirittura c’è chi ha pensato di smettere prima del tempo.
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